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54 anni di Revolver, l’album della svolta psichedelica dei Beatles

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The Beatles

The Beatles, Revolver: la storia, la copertina, le canzoni e le curiosità sul settimo album dei Fab Four, quello della svolta sperimentale.

Il 5 agosto 1966 usciva Revolver, il settimo album in studio dei Beatles. Un disco che ha rivoluzionato la storia della musica ed ha conquistato unanimanente pubblico e critica, diventando uno dei capolavori della carriera dei Fab Four. Prodotto da George Martin, è uno dei dischi più studiati della band, con una svolta psichedelica e sperimentale che mostra tutta la creatività del quartetto di Liverpool. Una svolta che raggiungerà l’apice con il disco successivo, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band.

Scopriamo insieme alcune curiosità su uno dei dischi più importanti di sempre, inserito da Rolling Stone al terzo posto nella classifica dei 500 migliori album della storia, e al secondo posto dal New Musical Express in una classifica analoga.

The Beatles, Revolver: le canzoni

Questa la tracklist dello storico disco dei Fab Four, un album indimenticabile rimasto nel cuore di tutti i loro fan:

Lato A:

1 – Taxman (Harrison)
2 – Eleanor Rigby (Lennon-McCartney)
3 – I’m Only Sleeping (Lennon-McCartney)
4 – Love You To (Harrison)
5 – Here, There and Everywhere (Lennon-McCartney)
6 – Yellow Submarine (Lennon-McCartney)
7 – She Said She Said (Lennon-McCartney)

Lato B:

1 – Good Day Sunshine (Lennon-McCartney)
2 – And Your Bird Can Sing (Lennon-McCartney)
3 – For No One (Lennon-McCartney)
4 – Doctor Robert (Lennon-McCartney)
5 – I Want to Tell You (Harrison)
6 – Got to Get You into My Life (Lennon-McCartney)
7 – Tomorrow Never Knows (Lennon-McCartney)

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The Beatles, Revolver: le curiosità

– La celebre copertina dell’album fu disegnata da Klaus Voorman, in seguito anche bassista di Manfred Mann. Venne pagata solo 40 sterline, ma fu premiata anche con un Grammy per la miglior copertina.

– Pur non accreditati, nei cori di Yellow Submarine erano presenti alcuni artisti straordinari come Brian Jones, Donovan, Pattie Boyd e Marianne Faithfull.

– Nessuna canzone dell’album fu eseguita dal vivo per le eccessive difficoltà tecniche, troppo complesse da rendere sul palco.

Di seguito il video di Eleanor Rigby:


Da: Rolling Stone

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