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Bufera su Laura Pausini: “Non canto Bella ciao, è una canzone troppo politica”

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Laura Pausini

Laura Pausini rifiuta di cantare Bella ciao: scoppia la polemica per le parole della cantante di Solarolo sull’inno simbolo della Resistenza.

Un’incredibile polemica ha travolto Laura Pausini! La cantante è finita nel mirino della critica per aver rifiutato di cantare Bella ciao, uno dei brani più importanti nella storia della musica italiana. E pensare che fino a qualche mese fa la cantante di Solarolo era finita nel mirino di un collettivo anticastrista cubano con l’accusa di filocomunismo. Oggi, a quanto pare, per la critica l’artista avrebbe cambiato sponda del Parlamento. Il motivo? Per aver rifiutato di interpretare l’inno della Resistenza per eccellenza.

Laura Pausini rifiuta Bella ciao

Ricostruiamo la vicenda in breve. Tutto è successo nella serata del 12 settembre in un talk show spagnolo, El Horminguero. Nel corso della puntata alla cantante sarebbe stato chiesto di cantare il mitico inno, conosciuto in tutto il mondo, ma l’artista, come riferito da Davide Maggio, avrebbe deciso di rifiutarsi.

Laura Pausini
Laura Pausini

Tutta colpa di un gioco. Nel corso della puntata l’artista avrebbe dovuto intonare un brano che riportasse nel testo, almeno una volta, una parola in particolare: “corazon“, “cuore“. Inizialmente Laura ha optato per canzoni in spagnolo, per poi passare all’italiano, e in particolare scegliendo Cuore matto di Little Tony.

Il problema è che in studio nessuno conosceva il leggendario pezzo del rocker di San Marino. Così, il conduttore Pablo Motos ha iniziato a intonare Bella ciao, che in Spagna è diventata particolarmente popolare anche grazie alla serie Netflix La casa di carta. Ed è in quel momento che è accaduto il fattaccio…

Bella ciao è troppo politica?

Mentre Motos aspettava che Laura prendesse parte al coro, l’artista è rimasta in silenzio, per poi giustificarsi così: “È una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche“. Caso chiuso, almeno per il talk spagnolo.

Di seguito il video:

La questione è però diventata di dibattito pubblico sui social, quando il video ha iniziato a circolare in particolare tra i fan sia italiani che spagnoli. Molti hanno infatti rimproverato all’artista di avere una scarsa coscienza politica. A rincarare la dose è stata la deputata socialista Adriana Lastra, che ha attaccato la cantante con queste parole: “Rifiutarsi di cantare una canzone antifascista dice molto della signora Pausini e niente di positivo“.

Va detto che, però, la scelta di Laura potrebbe derivare proprio da quanto accaduto a maggio, quando per via del misunderstanding politico si era assistito a immagini tremende di uomini che calpestavano i suoi album con un rullo compressore, accusandola di essere una comunista. Lecita alla luce di tutto ciò la sua voglia di de-politicizzarsi. Forse avrebbe solo dovuto scegliere i modi e i toni più corretti.

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