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Céline Dion esclusa dalla classifica dei più grandi cantanti di sempre: scoppia la polemica

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Celine Dion

Rolling Stone ha rivisto la sua classifica dei 200 cantanti migliori di tutti i tempi: al primo posto c’è Aretha Franklin, ma è polemica per l’assenza di Céline Dion.

Lo sappiamo bene: le classifiche sono fatte per creare dibattito. Non abbiamo mai davvero bisogno di una graduatoria, di qualcuno che ci dica chi è meglio di chi o cosa è meglio di cosa. Eppure, ogni volta che viene pubblicata una classifica finiamo per discutere, dibattere, talvolta anche litigare, e molto spesso per non essere d’accordo. Ed è proprio per questo che, di tanto in tanto, una rivisita di culto come Rolling Stone si concede il lusso di pubblicare, rivisitare, rivedere delle classifiche. Ovviamente, innescando sempre nuove polemiche. Stavolta è successo ad esempio con la nuova versione, riaggiornata, della classifica dei cantanti migliori di tutti i tempi: una classifica in cui manca Céline Dion.

Rolling Stone esclude Céline Dion dalla propria classifica

Anche nel 2008, all’epoca della prima classifica, si era creato un minimo di dibattito. Ma all’epoca i social ancora non erano pervadenti nelle nostre vite, e di fatto le discussioni erano più che altro limitate a forum o a qualche tavolino di un bar. In quest’era invece in cui siamo tutti iper-connessi, non poteva certo passare inosservata la nuova classifica di Rolling Stone. Una graduatoria che premia, e forse è giusto così, la grande Aretha Franklin, ma che dimentica incredibilmente Céline Dion.

Celine Dion
Celine Dion

Una decisione che ha fatto storcere il naso a molti, che hanno tenuto a ricordare come la cantante canadese sia stata una delle voci più iconiche degli ultimi quarant’anni e abbia dato vita a interpretazioni leggendarie in brani come My Heart Will Go On, It’s All Coming Back to Me Now e tante altre ancora. Materiale importante, ma che non è bastato per rientrare nel novero dei 200 cantanti migliori di tutti i tempi.

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Un’assenza che fa rumore, ma che è in buona compagnia: non ci sono infatti nella top 200 nemmeno artisti come Pink, Jennifer Hudson, Janet Jackson, Dionne Warwick, Bruno Mars e addirittura Tony Bennett, Nat King Cole e Madonna. Per certi versi assurdo, anche considerando che invece figura in alto in classifica Taylor Swift, voce di grande talento ma che non sembra avere i mezzi per poter precedere, ad esempio, colleghe come Alicia Keys. Obiettivo raggiunto per Rolling Stone, dunque, che voleva creare scalpore e lo ha fatto, difendendosi semplicemente con questa tesi: non è la classifica delle voci migliori, ma dei cantanti migliori.

La top 20 di Rolling Stone

Ma come viene stilata una classifica del genere? Ovviamente vengono raccolte le valutazioni di artisti, musicisti, giornalisti, critici e produttori. Tutti personaggi che hanno a che vedere con la musica, che lavorano di questo e che, più o meno, se ne intendono. Nessuno che nasconda però, ed è normale, la verità in tasca.

Mancano i cantanti d’opera, ma sono considerati tutti i generi che rientrano in quella che può essere definita, in senso molto ampio, la pop music, dal jazz al metal. Tenendo presente tutte queste linee guida, risulta che le donne superano gli uomini, almeno nelle prime posizioni, e in generale le voci nere sopravanzano quelle bianche. Dominano i maggiori rappresentanti di soul e R&B, si difendono le grandi voci del rock (seppur totalmente assenti, o quasi, le grandi voci della scena mid-stream o non mainstream). Di tanto in tanto sorprende qualche popstar.

Tra i grandi interpreti del passato vale la pena ricordare David Bowie, 32esimo, Thom Yorke, 34esimo, Kurt Cobain, 36esimo, Paul McCartney, 26esimo. Sorprende il 22esimo posto di Adele, molto distante rispetto ad Amy Winehouse, solo 83esima, mentre rientrano solo nella seconda metà della classifica artisti come Iggy Pop, Robert Smith, Michael Stipe e Neil Young, tutti oltre la 130esima posizione e tutti superati da cantanti di minor valore come Courtney Love (130esima). Insomma, di cose che non quadrano ce ne sono parecchie. Ma è anche questo il bello di queste graduatorie: commentarle sapendo si potrò sempre dire tutto e il contrario di tutto, essendo l’emblema reale della soggettività.

Questa la top 20:

1 – Aretha Franklin
2 – Whitney Houston
3 – Sam Cooke
4 – Billie Holiday
5 – Mariah Carey
6 – Ray Charles
7 – Stevie Wonder
8 – Beyoncé
9 – Otis Redding
10 – Al Green
11 – Little Richard
12 – John Lennon
13 – Patsy Cline
14 – Freddie Mercury
15 – Bob Dylan
16 – Prince
17 – Elvis Presley
18 – Celia Cruz
19 – Frank Sinatra
20 – Marvin Gaye

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