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“Che umiliazione, mai successo in 58 anni!”: la furia di Beppe Carletti dei Nomadi

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Nomadi

Un concerto dei Nomadi a Jesolo è stato annullato con soli quattro giorni di preavviso: Beppe Carletti è andato su tutte le furie.

Un’umiliazione. Non usa mezzi termini Beppe Carletti dei Nomadi per commentare quanto accaduto alla band in questi giorni. Con soli quattro giorni di preavviso è stato cancellato un loro concerto previsto il 31 luglio al Parco Pegaso di Jesolo. Una decisione presa dal comune della città, fortemente contestata dal leader dello storico gruppo. Non tanto per la cancellazione in sé, quanto per le tempistiche.

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Nomadi, concerto cancellato a Jesolo: la reazione di Beppe Carletti

Mai successa una cosa così in 58 anni“, ha affermato con forza Carletti, in una comunicazione inviata al sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, all’assessore Flavia Pastò e alla Duepunti Eventi. Afferma Carletti, come riferito dal Mattino di Padova: “Comunicarlo quattro giorni prima vuol anche dire far perdere a chi lavora qualsiasi altra opportunità fosse capitata per quel sabato: perché sì, potevano esserci altre opportunità di lavoro, rifiutate perché impegnati con Jesolo“.

Nel raccontare i dettagli di quanto accaduto, il tastierista ha aggiunto che alla band è stata proposta anche un’alternativa. Si trattava di una piazza piccola, cosa inaudita per la loro storia. E questo sapendo che comunque sarebbe stato impossibile pianificare un concerto al minimo dettaglio in soli quattro giorni.

Concerto cancellato per questioni politiche?

La riflessione finale dello storico tastierista porta a un’ipotesi non confermata di cancellazione per ragioni politiche. Secondo l’artista non c’è stato alcun rispetto della professionalità e del lavoro di chi sta faticando a riprendere il proprio lavoro dopo questo durissimo periodo di pandemia da Covid. E non parla solo dei musicisti, ma anche di tutte le altre professionalità legate all’organizzazione di un evento.

Per quanto riguarda le possibili ragioni politiche, Carletti ha quindi aggiunto di essere certo di aver sempre interpretato canzoni di spessore, culturalmente e socialmente impegnate, ma trasversali alle posizioni politiche: “Può piacere o no, ma i Nomadi sono seguiti da persone di diversissima estrazione sociale e idee politiche, se così non fosse non saremmo arrivati qui dopo 58 anni“. Parole importanti, che non hanno ancora ricevuto una rispota dall’amministrazione comunale.

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