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Chi è Damon Albarn, leader dei Blur e anima dei Gorillaz

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chitarra acustica

Damon Albarn: la carriera, la vita privata e le curiosità sul leader dei Blur e dei Gorillaz, uno dei musicisti più eclettici degli anni Novanta e Duemila.

Damon Albarn è uno dei personaggi più intriganti venuti fuori dal marasma musicale degli anni Novanta. Nato artisticamente quasi in contemporanea con il grunge, ma in latitudini così lontane da non sentirne l’influenza, ha saputo spaziare nella sua carriera dal britpop al pop, dall’hip hop al trip hop, senza mai perdere la propria identità. Scopriamo insieme alcune curiosità su un artista capace di far diventare mainstream ogni band che fonda.

Chi è Damon Albarn

Damon Albarn è nato a Londra il 23 marzo 1968 sotto il segno dell’Ariete. All’età di 10 anni si trasferisce con i genitori ad Aldham, Colchester. Qui conosce, tre anni più tardi, Graham Coxon, uno studente appassionato di musica. I due si perdono di vista fino al 1987, quando tornano in contatto a Londra e decidono di metter su un progetto.

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Dai nomi originari di The Circus e Seymour, nel 1989 i componenti della band, che vede al suo interno anche Alex James e Dave Rowntree, decidono di utilizzare il nickname Blur. Il loro primo disco, Leisure, esce nel 1991: il resto è storia del britpop. La band di Damon Albarn diventa infatti la principale rivale degli Oasis dei fratelli Gallagher.

Di seguito il video di una delle migliori canzoni di Damon Albarn e dei Blur, Country House:

Non solo Blur. La carriera di Albarn si divide infatti tra la fine dei Novanta e i primi Duemila in due: nasce il progetto Gorillaz. La cartoon band di Damon Albarn, composta da quattro personaggi animati (il cantante e tastierista 2D, il bassista Murdoc Niccals, il chitarrista Noodle e il batterista Russel Hobbs), viene portata nella realtà avanti dal solo leader dei Blur, aiutato di volta in volta da vari turnisti. Impossibile non riconoscere il sound di questo progetto alternative hip hop, che ha prodotto capolavori del calibro di Clint Eastwood e Feel Good Inc.

Oltre alle due band, quella reale e quella virtuale, Damon ha avuto il tempo negli anni Duemila di portare avanti anche un vero progetto solista. Nel 2002 ha inciso Mali Music, un disco che propone le registrazioni di una sua visita al Mali. L’anno dopo è stato il turno di Democrazy, contenente demo registrate durante una tournée dei Blur.

Nel 2007 ha dato vita a un nuovo side project, la superband The Good, The Bad and The Queen, insieme a Simon Tong dei Verve, Paul Simonon dei Clash e Tony Allen dei Fela Kuti. Da questo progetto sono nati due album, uno nel 2007 e uno nel 2018.

La vita privata di Damon Albarn

Damon è stato legato per molti anni, durante il decennio dei Novanta, con la cantante Justine Frischmann degli Elastica. La sua attuale compagna è per Suzi Winstanley. Damon Albarn ha avuto con lei anche una figlia, Missy, nata nel 1999.

Sai che…

– Damon Albarn è alto 1 metro e 80.

– Nel 1996 ha partecipato alla colonna sonora del film Trainspotting sia con i Blur che come solista, con il brano Closet Romantic.

– È da sempre un antimilitarista e si è più volte schierato contro ogni tipo di guerra.

– Nel 2005 criticò il Live 8 per la quasi totale mancanza di coinvolgimento di artisti neri e africani. Solo dopo le sue parole ne vennero aggiunti alcuni nel programma del concerto.

– Ama viaggiare in treno. Per spostarsi è il mezzo di locomozione che preferisce, anche quando con altri impiegherebbe la metà del tempo.

– Si è dichiarato contrario alla Brexit.

– Nel 2022 è stato protagonista di uno screzio a distanza con Taylor Swift, accusato durante un’intervista di non scrivere in prima persona le sue canzoni. La questione è però rientrata con le sue scuse.

– Pur essendo stati rivali per molti anni, Damon ha dichiarato in alcune interviste che Noel Gallagher ‘è un grande’.

– Nonostante si sia dichiarato ‘social media free’, su Instagram Damon Albarn ha un account ufficiale da oltre 300mila follower. Evidentemente non è lui a gestirlo in prima persona…

Di seguito il video di Lonely Press Play di Damon Albarn:

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