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Chi era Luciano Tajoli, il vincitore di Sanremo vittima di abilismo

Tempo di Lettura: 3 minuti

Luciano Tajoli: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul cantante di Mamma, vincitore di Sanremo nel 1961.

C’è un nome che va annoverato tra i più grandi cantanti italiani del dopoguerra, accanto a leggende come Claudio Villa o Giorgio Consolini. Stiamo parlando di Luciano Tajoli, cantante e attore da 45 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Un talento innato, capace da autodidatta di mostrare uno stile canoro straordinario per timbro, espressività e per la chiarezza del suo declamato. Scopriamo insieme alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.

Chi era Luciano Tajoli: biografia

Luciano Tajoli nacque a Milano il 17 aprile del 1920 sotto il segno dell’Ariete. Cresciuto nel quartiere popolare Vigentino, figlio di un rilegatore di libri e di una cameriera, ebbe un’infanzia non semplice. Colpito dalla poliomielite quando aveva un anno di età, subì danni tali da farlo rimanere claudicante per il resto della vita.

Microfono

Appassionato di canto fin da quando era bambino, all’età di quattro anni già iniziò a esibirsi nelle osterie milanesi, accompagnato dal padre e raccogliendo i primi applausi del pubblico. Terminata la scuola nel 1933, cominciò a lavorare inizialmente come apprendista in una sartoria, per poi essere assunto come garzone in una barberia di Porta Romana. Il suo sogno fu però fin da subito fare il cantante, e così nei lunedì andava in giro per case musicali per chiedere audizioni.

Prese alcune lezioni gratuite di canto presso alcune case editrici nel 1936, e venne notato finalmente da Vittorio Mascheroni, che gli chiese per primo di interpretare alcune sue canzoni. I primi guadagni lo incoraggiarono e così, dopo aver raffinato ancora di più la sua tecnica, nel 1939 vinse il concorso per voci nuove Il quarto d’ora del dilettante del Teatro Odeon di Milano, e firmò un contratto con l’etichetta Odeon.

La carriera di Luciano Tajoli

Negli anni duella Seconda guerra mondiale riuscì finalmente a raggiungere il successo e la radio con le sue interpretazioni, ottenendo per questo motivo, ma anche per i danni riportati a causa dalla polio, l’esonero dal fronte. Confermatosi come una delle grandi voci italiane anche nel secondo dopoguerra, venne scritturato nel 1950 da Mario Landi per il film Canzoni per le strade, che gli aprì le porte del cinema portandolo a recitare a moltissimi altri film.

Furono anni di grande successo per lui, che pure dovette fare i conti con un problema di abilismo. A causa della sua menomazione alle gambe, che lo costringeva a cantare appoggiato a una sedia, inizialmente non venne infatti invitato a Sanremo, in quanto “poco telegenico”. Solo nel 1961, all’undicesima edizione del Festival, questo scoglio venne finalmente superato, e alla sua prima apparizione, abbinato all’urlatrice Betty Curtis, riuscì a strappare la vittoria con il brano Al di là:

Tornò a Sanremo anche nel 1962 e poi negli anni a venire, senza più riuscire a ottenere la vittoria. Nell’anno della sua ultima partecipazione, il 1970, ormai i gusti del pubblico erano cambiati e per artisti della sua generazione iniziava ad esserci poco spazio. Così, due anni dopo diede l’addio alle scene e aprì con il fratello Angelo un’azienda metalmeccanica in provincia di Lecco. Pochi mesi dopo tornò però a cantare per alcune serate sia in Italia che all’estero, ma senza raggiungere più il successo del passato.

Negli anni Ottanta tornò in auge per qualche periodo nelle vesti di conduttore televisivo delle nascenti emittenti privati, tra cui Teletutto, su cui presentò il programma cult Canta che ti passa. Nell’ultimi anni della sua vita fu però un grande esempio di umanità soprattutto per il suo impegno solidale a favore della ricerca sui tumori e dei bambini con disabilità.

Luciano Tajoli: la morte

Dopo il suo ultimo tour, tenuto nel 1995 in Australia al fianco della sua cara amica Nilla Pizzi, iniziò ad avvertire alcuni segni di malessere. Ricoverato per accertamenti, ebbe una diagnosi molto negativa: fu rilevata una grave epatopatia. Dopo un ultimo concerto benefico nel giugno del 1996, venne ricoverato in ospedale per le necessarie cure mediche e scomparve all’età di 76 anni nella prima serata del 3 agosto.

La vita privata di Luciano Tajoli

Luciano fu sposato dal 1943 con la sarta milanese Lina Agnesi, di cinque anni più giovane di lui, nonostante le resistenze da parte della sua famiglia.

Sai che…

– La prima canzone che imparò fu Balocchi e profumi, su richiesta di una sua maestra delle elementari.

– Lavorò anche come calzolaio.

– Negli anni Cinquanta divenne proprietario dell’azienda agricola Wandanna, nei pressi di Montecarlo di Lucca.

– Fu il grande rivale-amico di Claudio Villa.

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