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Creedence Clearwater Revival, le migliori canzoni del gruppo rock di John Fogerty

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Creedence Clearwater Revival

Le migliori canzoni dei Creedence Celarwater Revival: da Fortunate Son a Bad Moon Rising le canzoni più apprezzate del gruppo rock a stelle e strisce di John Fogerty.

Pochissimi fan dei Creedence Clearwater Revival potrebbero negare che il cantante, cantautore e chitarrista John Fogerty fosse il nome più importante della band rock statunitense.

Ma i Creedence avevano anche un’altro importante membroi+: il fratello maggiore e secondo chitarrista Tom, la cui appartenenza ai CCR – dal 1968 al 1971 – coincise anche con il loro maggiore picco creativo e commerciale.

Scopriamo insieme i 5 brani che hanno maggiormente caratterizzato la carriera del gruppo rock statunitense.

Creedence Celarwater Revival, le canzoni più amate

Iniziamo con Fortunate Son, dall’album Willy and the Poor Boys (1970). John Fogerty non è cresciuto privilegiato o politicamente impegnato.

Ha capito, però, perfettamente che un’educazione con “cucchiaio d’argento in mano” avrebbe potuto – in seguito – svolgere un ruolo importante nel funzionamento del sistema, sia che si tratti di un’esenzione dal servizio militare, sia di pagare le tasse.

Il video di Fortunate Son:


In questa canzone, dunque, Fogerty chiarisce chiaramente che è tra i non abbienti e i non ricchi e il rock’n’roll che ne fuoriesce è davvero sopraffino.

Passiamo, poi, a Born on the Bayou dall’album Bayou Country (1969). John Fogerty non canta semplicemente questo inno minaccioso nella zona di New Orleans: lo urla.

Il video di Born on the Bayou:


“Ad oggi, è ancora la mia canzone preferita dei Creedence”, ha detto il batterista Clifford alla rivista Goldmine.

Nell’agosto del 1969, la rock band ha aperto il loro concerto di Woodstock con questa canzone.

Citiamo, poi, Proud Mary, sempre dall’album Bayou Country del 1969. La canzone d’autore dei Creedence – il primo dei cinque singoli del gruppo che raggiunse la posizione numero 2 tra il 1969-70.

Il video di Proud Mary:


Il brano mostra anche tutti i punti di forza della band: una sezione ritmica ermetica, chitarre costantemente strimpellate e le fantastiche immagini e sensibilità della classe operaia di John Fogerty.

Creedence Celarwater Revival, Who’ll Stop the Rain e Bad Moon Rising

C’è, poi, Who’ll Stop the Rain, dall’album Cosmo’s Factory (1970). Quasi un anno prima che Have You Ever Seen the Rain entrasse – per la prima volta – nella Billboard Hot 100, i CCR ha scalato la classifica con questa melodia precipitosa.

Il video di Who’ll Stop the Rain:


La velata storia di delusione di John Fogerty nei confronti della politica americana è inondata da un muro ossessionante di voci durante il coro e la chitarra acustica – a tre note – della canzone accompagna l’ascoltatore, tanto quanto il testo.

Infine, menzioniamo Bad Moon Rising, dall’album Green River (1969). C’è qualcosa in agguato là fuori, e non va bene.

Il video di Bad Moon Rising:


E ancora una volta, John Fogerty usa le immagini relative alle condizioni meteorologiche per fare il suo punto: terremoti, illuminazione, uragani e “fiumi che traboccano“.

E, in poco più di due minuti, libera la sua mente e ci spinge a pensare a ciò che realmente ci preoccupa nella vita.

Creedence Clearwater Revival
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/CCR

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/CCR

Da: Rolling Stone

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