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Depressione e incomunicabilità: il significato di Song to Say Goodbye dei Placebo

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Microfoni

Placebo, Song to Say Goodbye: il testo, la traduzione e il significato di una delle canzoni più celebri dei Placebo.

Ci sono canzoni che rappresentano una svolta nella carriera di determinati artisti o band. Per i Placebo, una di queste è sicuramente Song to Say Goodbye, uno dei primi successi internazionali commerciali, per quanto commerciale possa essere la loro musica, di una band eclettica, capace di fondere post-grunge, punk, sperimentazioni elettroniche, fondendo le influenze di artisti come Cure e Smashing Pumpkins a David Bowie e New Order. Scopriamo insieme il possibile significato di questa canzone, che affronta la tematica dell’incomunicabilità.

Placebo: la storia di Song to Say Goodbye

Pubblicato nel 2006 come quinto estratto dall’album Meds, Song to Say Goodbye è riuscito a rinnovare il successo di un album fin lì apprezzato soprattutto dagli appassionati più fedeli del gruppo guidato da Brian Molko.

Microfono rapper
Microfono rapper

Ad accompagnarlo un video di straordinario impatto, diretto da Philippe André. La clip racconta la storia di un padre depresso e di suo figlio, interpretato da Field Cate. Al centro dell’intera vicenda l’incomunicabilità tra i due, sempre inseriti in un ambiente fatto di silenzi, di sguardi privi di alcun significato. Un viaggio verso il vuoto che porta alla fine a un’inversione dei ruoli, in cui il bambino diventa la guida per un genitore in stato catatonico.

Il significato di Song to Say Goodbye

Come si può evincere anche dalle immagini, opprimenti, del video ufficiale, SSG è una canzone che racconta una storia di depressione, e mette in risalto soprattutto l’incomunicabilità che colpisce il malato e chi lo ama, chi soffre per la malattia e chi soffre per non riuscire a essere d’aiuto.

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Il significato del brano viene esplicitato proprio dal già citato video, che mostra come non ci sia possibilità di comunicazione tra il figlio e un padre trasformato in un automa dalla depressione, simboleggiata anche attraverso elementi visivi come il filo spinato, per far intuire quanto questo tipo di malattia faccia sentire in gabbia.

Ma il senso del brano viene compreso a fondo solo se si ragiona sul titolo, in cui si fa riferimento a un addio. La canzone vuole infatti raccontare il distacco, intriso di rassegnazione e nostalgia, vissuto da chi non può più, in alcun modo, essere d’aiuto a chi non riesce in nessun modo a comunicare. Perché è questo ciò che Brian Molko voleva descrivere: l’impotenza davanti a chi si chiude totalmente in se stesso, al punto da non riuscire ad ascoltare più nemmeno chi vorrebbe fornirgli un aiuto concreto.

Di seguito il video con la traduzione del testo di Song to Say Goodbye:

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