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È morto Adriano Urso, il pianista jazz diventato rider per colpa del Covid

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Il pianista jazz Adriano Urso, trasformatosi in rider a causa della crisi Covid, è morto per via di un infarto durante il lavoro.

Adriano Urso è morto, ma la storia della sua vita, specialmente di questa ultima parte, merita di essere raccontata. Perché è una storia comune, che diventa simbolo nella sua essenza delle difficoltà che stiamo affrontando dallo scoppio della pandemia. Adriano era infatti un apprezzato pianista jazz, tra i più talentuosi della scena romana, famoso anche a livello nazionale. Eppure è morto, il 10 gennaio, per un infarto, mentre spingeva la sua auto in panne durante il lavoro. Ma il suo nuovo lavoro, quello di fattorino di cibo a domicilio. Un lavoro cui si era dovuto piegare per la cridi dei live causata dal Covid.

Morto Adriano Urso, il pianista-fattorino

Il Covid uccide anche in maniera indiretta. Ne è testimonianza tragica e chiarissima la storia di Adriano Urso. Perché, se il mondo della musica è tra i più colpiti dalla pandemia, va sottolineato come a pagarne le conseguenze non siano le star che fanno battere il cuore ai più, ma proprio quegli artisti di nicchia, talenti che hanno scelto di seguire la propria passione a costo di doversi guadagnare da vivere sera dopo sera.

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Fonte foto: https://pixabay.com/it/pianoforte-spartito-foglio-di-musica-1655558/

Una scelta professionale che il Covid ha messo in ginocchio, o meglio ha del tutto boccato. A causa della pandemia, i locali sono stati costretti a chiudere, gli eventi sono stati annullati e migliaia di persone, come Adriano, hanno dovuto accettare lavori differenti per ‘tirare a campare’, rinunciando alla propria professionalità per scoprirne una nuova, spesso lontana dal proprio mondo. Una rinuncia che, nel caso di Adriano, ha portato all’epilogo più drammatico: la morte per infarto a soli 40 anni.

Chi era Adriano Urso

Adriano era un pianista jazz apprezzzatissimo, fratello di Emanuele, clarinettista e batterista noto anche come King of Swing. Prima della pandemia era solito esibirsi al Cotton Club, un locale romano uscito quasi da un’altra epoca, forse migliore, di certo differente. Gli amici lo ricordano elegante e felice nella sua auto d’epoca, una Fiat 750 Special. Automobile che lo ha tradito nel momento più difficile. Lo ricordiamo attraverso questa sua esibizione:


Fonte foto: https://pixabay.com/it/pianoforte-spartito-foglio-di-musica-1655558/

Da: Notizie Musica

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