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Eurovision 2022: in quale città italiana si svolgerà? Quattro le alternative concrete

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Eurovision Song Contest

L’Eurovision 2022 si svolgerà in Italia grazie alla vittoria dei Maneskin: scopriamo quali città potrebbero ospitare l’evento.

I Maneskin hanno vinto l’Eurovision 2021, riportando la kermesse nel nostro paese dopo 31 anni. L’Eurovision 2022 si farà infatti in Italia. Chi conquista il trionfo, infatti, si prende l’impegno di ospitare e co-organizzare uno degli spettacoli più seguiti al mondo, con la collaborazione della European Broadcasting Union. Già dalle 24 successive alla vittoria è iniziato il toto-conduttori (con Alessandro Cattelan come nome più ‘caldo’). Ma la decisione più importante è quella relativa alla città ospitante. Quale sarà? Le possibili candidate, per via di alcuni requisiti necessari, sono solo quattro. Scopriamole insieme.

Eurovision 2022: i requisiti della città ospitante

Negli scorsi giorni, la Rai aveva rivelato di aver trattato negli scorsi anni con il Torino. In particolare nell’edizione di Francesco Gabbani, dato da molti come favorito. Tuttavia, le condizioni sono cambiate rispetto a quattro anni fa, e la scelta adesso è aperta a quattro città.

Eurovision Song Contest
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/pg/EurovisionSongContest

Stando a quanto riferito dal sito Eurofestivalnews, a partire dal regolamento sono tre i criteri minimi per poter arrivare alla scelta della città. Il primo è che serve un’arena o una struttura chiusa con una capienza di almeno 10mila posti effettivi con il palco e un’altezza di almeno 18 metri. La seconda è il collegamento con uno o più aeroporti internazionali. E il terzo una capacità ricettiva adeguata, dal momento che dovrebbero arrivare in Italia decine di migliaia di persone tra addetti ai lavori e turisti. Tre criteri che, per un motivo o per un altro, portano a sole quattro candidate, di fatto escludendo interamente, purtroppo, il Meridione.

Eurovision 2022: le città candidate

Resta viva l’ipotesi Torino, che vanta il palazzetto più nuovo, il Palaisozaki, inaugurato nel 2005 per le Olimpiadi invernali del 2006. C’è poi Bologna, con l’arena più grande, la Unipol, capace di contenere fino a 18mila persone, ma anche un aeroporto non particolarmente grande. Ovviamente c’è poi Roma, la Capitale, con il Palazzo dello Sport pronto ad accogliere l’evento e due aeroporti, Ciampino e Fiumicino, aperti ai voli internazionali. Ospitò tra l’altro la manifestazione nel 1991, ma le cronache dell’epoca parlando di diversi problemi organizzativi.

C’è infine, ultima ma non ultima, la candidatura di Milano, la città con i migliori collegamenti, tre aeroporti se si comprende anche Orio al Serio, una storia di grandi eventi internazionali anche recenti, come Expo, una struttura importante, seppur non nuovissima, come il Forum di Assago (che ha già ospitato due edizioni degli MTV European Music Award). Insomma, la sua è una candidatura decisamente forte. E per quanto riguarda possibili outsider? Pesaro si è candidata per bocca del sindaco Matteo Ricci. Il palazzetto c’è, ma collegamenti e ricettività sono potenzialmente ridotte. Mancano invece strutte adeguate in altre grandi città come Napoli, Bari, Palermo o Firenze. Di seguito il video di Zitti e buoni dei Maneskin dopo la vittoria, mattatori assoluti di questa edizione:


FONTE FOTO: https://www.facebook.com/pg/EurovisionSongContest

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