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Sam Smith, le migliori canzoni: da Stay with me a Too Good At Goodbyes

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Le migliori canzoni di Sam Smith: da Stay with me a Too Good At Goodbyes, i principali successi della discografia del cantante londinese.

Dal 2012, Sam Smith ha costruito una discografia di dimensioni invidiabili. Il cantante londinese ha annunciato di essere gay nel 2014 e ha utilizzato la sua piattaforma per affrontare i demoni di un’infanzia difficile, afflitta da insicurezze sulla propria sessualità e sull’immagine fisica. Dotato di una voce straordinaria, le sue canzoni d’amore parlano a milioni di persone. Incredibilmente, ha pubblicato solo tre album in studio. Il suo lavoro più recente, Love Goes, è stato pubblicato nell’ottobre 2020 e presenta brani molto amati, come To Die For, I’m Ready con Demi Lovato e My Oasis con Burna Boy.

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Stay with me

Questa ballata gospel è diventata la svolta del cantante londinese negli Stati Uniti, in quanto gli ha permesso di arrivare alla seconda posizione, dove è rimasto per due settimane. La sua fragile melodia – guidata dal pianoforte – è così potente, da lasciare il segno. Stay With Me, una canzone scritta sul vuoto emotivo, creata da un’avventura di una notte, si guadagna un posto tra i migliori singoli solisti di Sam Smith, vincendo un Grammy per Record Of The Year e Song Of The Year. Il video di Stay with me:


Writing’s On The Wall

Writing’s On The Wall – presente nella colonna sonora di James Bond – raggiunse la vetta delle classifiche del Regno Unito quando è stato pubblicato nel 2015. Questa composizione di Spectre ha ottenuto anche successive vittorie ai Golden Globe e all’88° Academy Awards, consolidando per sempre il suo posto tra i migliori brani Sam Smith. Il collaboratore di lunga data – Jimmy Napes – ha co-scritto la traccia. Il video di Writing’s On The Wall:


Dancing With A Stranger (con Harmony Normani)

Un incontro casuale in studio con l’ex cantante dei Fifth, Harmony Normani, ha portato a una collaborazione, con la realizzazione del testo Dancing With A Stranger, diventato un grande successo nelle classifiche internazionali, all’inizio del 2019. Il video di Dancing With a Stranger:


Like I Can

Essendo uno dei singoli finali di In The Lonely Hour, Like I Can ha avuto la sfida non invidiabile, ossia quella di ampliare la percezione del suo album iniziale, lontano dalla formula di successo che era servita così bene fino a quel momento. Un brano ispirato alla Motown che suonava fresco e deciso, Like I Can rappresentava un cambio di marcia ottimista, lontano dalla ballata fusa con il gospel a cui ci aveva abituati il cantautore. Non è stato un grande successo in America, ma è entrato nella Top 10 del Regno Unito alla fine del 2014. Il video di Like I Can:


Too Good At Goodbyes

Il lancio di un secondo album ha dimostrato che il suo debutto non è stato un colpo di fortuna. Too Good At Goodbyes ha contribuito a garantire il successo di The Thrill Of It All, fondendo gli elementi pieni di sentimento del primo album, con un tocco moderno e tagliente, colmando senza sforzo il divario tra il pubblico pop e adulto-contemporaneo. Ancora una volta, il ritornello gospel presta gravità a una canzone che sinceramente non ha bisogno di alcun aiuto.

Il video di Too Good At Goodbyes:


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