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Sanremo 2020, Rancore: “Il rap va ascoltato senza scandalizzarsi”

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Rancore, uno dei rapper protagonisti di Sanremo 2020, ha detto la sua sulla polemica che ha coinvolto Junior Cally: ecco le sue dichiarazioni.

Rancore c’è ma non si vede e non si sente. Almeno per ora. Tanto è stato il clamore attorno alla figura di Junior Cally, che gli altri rapper di Sanremo 2020 sono stati finora snobbati dalla critica e dall’opinione pubblica. E questo è probabilmente un bene, anche perché sia Rancore che Anastasio fanno parte di una scena rap differente rispetto a quella del trapper mascherato.

Eppure, a pochi giorni dall’inizio del Festival l’artista di Argentovivo ha voluto dire la sua sulla polemica che ha infiammato la vigilia della kermesse, prendendo le difese del genere musicale da lui praticato. E non potrebbe essere altrimenti.

Sanremo 2020: Rancore difende il rap

In un’interessante intervista a La Stampa, Tarek Iurcich, questo il suo vero nome, ha avuto modo di parlare anche della polemica che ha coinvolto Junior Cally.

Senza entrare nel merito del testo di Strega o del personaggio impersonificato da Antonio Signore, Rancore ha voluto parlare più generalmente del rap: “Oggi si tende a sentire la musica in modo passivo e poi a scandalizzarsi quando urta la sensibilità comune. Se si ascoltasse il rap attivamente, ci sarebbe maggior confronto, molti più genitori parlerebbero con i figli“.

Fonte foto: https://www.facebook.com/rancorerap

Rancore: da Daniele Silvestri a Eden

Lo scorso anno il rapper romano ha fatto il suo debutto sul palco dell’Ariston accanto a Daniele Silvestri, nell’intensa e meravigliosa Argentovivo.

Stavolta il suo è un progetto solista e molto ambizioso, intitolato Eden. Una canzone che, assicura, lo rappresenta al cento per cento. Prodotta da Dardust, ha un messaggio chiaro nonostante un testo complesso: “La parola Eden riporta subito alla mente la storia che tutti conoscono, la mela e il paradiso terrestre. Ripercorrendo le scelte che hanno dato una svolta all’umanità, in modo positivo o negativo, voglio raccontare il nostro tempo e invitare a riflettere. Non ho le risposte, ma voglio porre le domande: che cosa succederà? Che cosa sceglieranno di fare gli esseri umani?“.

Di seguito Sangue di drago, uno dei pezzi più amati di Rancore:

Fonte foto: https://www.facebook.com/rancorerap

Da: Rolling Stone

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