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Sick Luke da trasferta: X2 è una vittoria di squadra

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Sick Luke, X2: la recensione dell’album solista del producer romano ex Dark Polo Gang, con la collaborazione di tanti artisti.

Se c’è un merito grande che il successo travolgente dell’hip hop e la trap hanno avuto negli ultimi vent’anni in Italia è l’aver dato luce a figure fondamentali nel mondo della musica, troppo spesso messe in secondo piano rispetto agli interpreti e ai musicisti: i producer, o produttori. Tra i più talentuosi della generazione che ha scritto la storia della trap nel nostro paese c’è senza dubbio Sick Luke, l’uomo che ha di fatto portato al successo la Dark Polo Gang. Mostrando però di essere in grado di avere una versatilità clamorosa. Come dimostrato prima dalla collaborazione con Mecna, poi da questo X2, il primo vero album solista della sua carriera. Un producer album destinato a scompaginare tutte le classifiche in Italia.

Sick Luke, X2: recensione

Dare un giudizio a un producer album non è semplice. Questo genere di dischi è infatti quanto di più vicino a una vecchia compilation, o magari a una più moderna playlist. Con una sola grande differenza: porta la firma, nella produzione, dello stesso artista. Ma spesso, quando il producer non ha un’impronta così riconoscibile, quello che fa la differenza è la qualità dei nomi coinvolti.

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Per sua fortuna, non è il caso di Sick Luke. L’ex DPG è infatti uno di quei producer in grado di mettere in ogni sua creazione una firma ben visibile. E questo anche toccando i diversi aspetti dell’incredibile universo urban. Versatile e polivalente, con X2 il figlio d’arte mette in campo tutta la sua abilità, creando basi che calzano a pennello a tutti i suoi ospiti, che siano gli amici di una vita o personaggi incrociati per la prima volta.

Così, se la tristezza intrinseca in nomi come Ariete e Mecna viene accompagnata da una base intensa e malinconica, la giovinezza energica e rabbiosa di Chiello e Madame viene incanalata in un pezzo favolistico e colorato, e così via. C’è tutto il mondo di Sick Luke in questo disco, ed è un mondo fatto quasi di opposti: dal lato più indie, che dà vita a collaborazioni con Gazzelle, Ariete e Carl Brave, a incursioni pop con Sfera Ebbasta e Gaia, senza dimenticare l’elettronica con Cosmo e qualche ballata.

Tutto il meglio della scena urban (compreso il padre di Sick Luke, Duke Montana) è presente in questo lavoro scritto, composto e prodotto certosinamente per conquistare i vertici delle classifiche italiane nelle prime settimane del 2022. Un’opera fatta a tavolino dunque? Solo all’apparenza. Certo, l’operazione di marketing è di quelle destinate ad arricchire molte persone. Ma X2 non è un disco che può essere bollato e bocciato così. C’è un’anima, ed è un’anima che merita di essere ascoltata senza preconcetti di sorta. Che si ami solo uno dei nomi coinvolti o che invece si segua con attenzione l’intera scena.

X2: la tracklist

1 – Notte scura (feat. Gazzelle e Tedua)
2 – Creatur (feat. Geolier ed Ernia)
3 – Il giorno più triste del mondo (feat. Ariete e Mecna)
4 – Solite pare (feat. tha Supreme e Sfera Ebbasta)
5 – Falena (feat. Franco126, Coez e Ketama126)
6 – Dream Team (feat. Shiva, Capo Plaza, Tedua e Pyrex)
7 – Hentai (feat. Ghali e Tony Effe)
8 – La strega del frutteto (feat. Chiello e Madame)
9 – Clochard (feat. Taxi B e Pyrex)
10 – Sogni matti (feat. Leon Faun e Drast)
11 – Faccio cose (feat. Jake La Furia, Fabri Fibra e Izi)
12 – Mosaici (feat. Gaia e Carl Brave)
13 – Temporale (feat. Izi, Ketama126 e Luchè)
14 – Funeral Party (feat. Cosmo e Pop X)
15 – Pezzi da 20 (feat. Emis Killa e Side Baby)
16 – Camel e malinconia (feat. Psicologi e CoCo)
17 – Libertà (feat. Duke Montana)

Voto: 6.5

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