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Winston Marshall dei Mumford and Sons lascia il gruppo: il motivo

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Il chitarrista dei Mumford and Sons ha lasciato la band a seguito delle reazioni ricevute dopo un tweet a sostegno di un autore di destra.

Winston Marshall ha lasciato i Mumford and Sons dopo aver sostenuto il giornalista Andy Ngo, definendolo “coraggioso” per il libro che ha scritto, in cui afferma che gli attivisti di estrema sinistra hanno “piani radicali per distruggere la democrazia“. L’artista, dopo aver postato un tweet di supporto, ha ricevuto una serie di critiche negative da parte dei suoi seguaci, tanto che tale contraccolpo lo ha indotto ha lasciare il gruppo: “Potrei rimanere e continuare ad autocensurarmi, ma eroderebbe il mio senso di integrità“, ha scritto in un post sul blog.

Mumford and Sons, Winston Marshall lascia la band

Non potevo prevedere che il mio commento su un libro critico dell’estrema sinistra potesse essere interpretato come un’approvazione dell’altrettanto ripugnante estrema destra. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità, queste le parole di Winston Marshall dopo aver preso la decisione di lasciare i Mumford and Sons, in seguito all’ondata polemica scaturita da un suo tweet di supporto al giornalista Andy Ngo. Ha sostenuto, inoltre, il fatto che non potrebbe mai essere di estrema destra, in quanto 13 membri della sua famiglia sono stati assassinati nei campi di concentramento durante l’Olocausto, nella Seconda Guerra Mondiale.

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Durante la pandemia di Coronavirus, Winston, 33 anni, ha usato i suoi account sui social per commentare i libri che stava leggendo. Gran parte del contraccolpo del suo tweet sul libro di Andy Ngo era rivolto al frontman della band, Marcus Mumford. “È il nome del nostro cantante. Quel nome è stato trascinato da alcune accuse piuttosto brutte, a seguito del mio tweet“, ha scritto Winston. “L’angoscia che ha portato [all’intera band] e alle loro famiglie quel fine settimana mi dispiace molto. Rimango sinceramente dispiaciuto per questo“, ha detto Winston, secondo quanto riporta la BBC. “Involontariamente, li ho trascinati in una questione divisiva“.

La reazione della band e il libro oggetto di discordia

Winston ha detto che i suoi compagni di band gli avevano chiesto di rimanere con loro dopo la pubblicazione del suo tweet. Ma quando ha deciso di fare un passo indietro “un’altra folla virale è venuta verso di me, questa volta per scusarsi“. Ha detto che gli articoli in cui lo definiscono di destra sono “diffamatori” e che le sue opinioni politiche sono a metà tra “centrista” e “liberale“. “Essere etichettati erroneamente dimostra solo quanto sia diventato binario il discorso politico“, ha scritto. “Avevo criticato la ‘sinistra’, quindi devo essere la ‘destra’, o almeno così va la loro logica“.

l libro per il quale Winston ha twittato il suo sostegno al giornalista è intitolato Unmasked: Inside Antifa’s Radical Plan to Destroy Democracy. È stato un bestseller di Amazon ed è apparso nella lista dei best seller del New York Times per la saggistica. Antifa è l’abbreviazione di antifascista ed è una parola che si è diffusa quando Donald Trump era al potere in America, specialmente durante gli scontri con i suprematisti bianchi.

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