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Addio al cantautore napoletano Federico Salvatore

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È morto Federico Salvatore, cantautore napoletano: aveva partecipato anche a Sanremo negli anni Novanta con il brano Sulla porta.

Lutto nel mondo della musica italiana, e napoletana in particolare: è morto Federico Salvatore. Il cantautore e cabarettista partenopeo aveva 63 anni. Negli ultimi tempi aveva già avuto problemi di salute. Nell’autunno del 2021, era stato colpito da un’emorragia cerebrale, dal quale era riuscito a riprendersi. L’annuncio della sua scomparsa è stato dato tramite una nota dalla moglie Flavia D’Alessio: “Federico è andato via in un’ora, è successo tutto velocemente“.

È morto Federico Salvatore

Nel suo annuncio, la donna ha raccontato gli ultimi mesi di Federico, descritti come “difficili e dolorosi“. Sono stati mesi in cui ha pregato molto e ha sperato che il cantautore potesse tornare a casa da lei e dai figli, che potesse tornare a vivere la vita che aveva sempre vissuto. Purtroppo non c’è stato però nulla da fare.

Lutto

Il cantautore è venuto a mancare all’età di 63 anni, il 19 aprile del 2023. I funerali si terranno nella giornata di domani nella Basilica di San Ciro a Portici. E saranno funerali pubblici, come confermato dalla moglie: “Avevo pensato a una cerimonia privata, ma non sarebbe stato giusto, Federico non lo avrebbe voluto. I suoi non sono semplicemente fan, ma amici“.

Chi era Federico Salvatore

Artista classe 1959, Salvatore si è sempre definito un “cantattore“. Nella sua carriera ha scritto e pubblicato diciassette album e nove libri e nel mondo dello spettacolo era conosciuto per i suoi brani a sfondo satirico.

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Negli anni d’oro, dopo i successi di Incidente al Vomero e Ninna nanna, aveva avuto l’opportunità di partecipare anche al Festival di Sanremo. Si presentò, nel 1996, in gara con il brano Sulla porta, una canzone che raccontava la storia di un ragazzo che fa coming out alla madre, ottenendo in cambio non comprensione, bensì un allontanamento da casa immediato. Un tema delicato e decisamente avanguardistico in un’epoca in cui a Sanremo si era soliti parlare quasi esclusivamente di amore eterosessuale.

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