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Apre a Zanzibar il primo museo dedicato a Freddie Mercury

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Freddie Mercury: apre a Zanzibar, nella sua città natale, il primo museo dedicato al compianto e indimenticabile leader dei Queen.

Zanzibar rende omaggio a Freddie Mercury. Apre sull’isola che ha dato i natali a uno dei cantanti più amati di tutti i tempi il primo museo dedicato all’immortale frontman dei Queen.

Inaugurato il 24 novembre, è frutto dell’idea di un imprenditore italiano, Andrea Boero, e di un amico della famiglia di Farrokh Bulsara, ovvero del compianto cantante britannico.

Un museo per Freddie Mercury a Zanzibar

Il museo, che è stato chiamato Freddie Mercury Museum, con la massima semplicità, è stato inaugurato il 24 novembre 2019, nel giorno del 28esimo anniversario della morte del cantante dei Queen.

L’idea di questo museo è opera dell’italiano Andrea Boero, con l’aiuto di Javed Jafferj, imprenditore locale. La location è davvero storica: il piano terra della sua casa natale a Shangani Street, Stone Town.

Freddie Mercury
Freddie Mercury

Freddie Mercury Museum

Partner di questa iniziativa è la Queen Productions Ltd. All’interno del museo sono state esposte non solo dediche e testimonianze di chi ha vissuto accanto a Freddie, ma anche foto inedite e il addirittura il suo certificato di nascita. Ovviamente, nel percorso che racconta la sua vita, non mancano i tanti cimeli provenienti dalla sua carriera artistica, sia con i Queen che da solista.

Spiega Boero al Corriere della Sera: “Vivo da anni a Zanzibar. Qui ho incontrato l’imprenditore zanzibarino Javed Jafferji, famoso per aver pubblicato oltre 70 libri fotografici dedicati all’Africa. Con lui condivido la passione per la musica“.

Da questo incontro è nato un museo che ha avuto l’approvazione della sorella di Freddie, Kashmira Bulsara. Grazie agli amici dell’indimenticabile cantante si è così potuto mettere in piedi un progetto che è la realizzazione di un sogno non solo per i suoi creatori, ma per i milioni di fan dei Queen in tutto il mondo.

Di seguito il video di Time Waits for No One:

Da: Rolling Stone

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