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Chi era Clem Sacco, antesignano del rock demenziale in Italia

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Chitarra rock and roll

Clem Sacco: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sull’antesignano del rock and roll e del rock demenziale italiano.

L’Italia si è innamorata del rock and roll nella seconda metà degli anni Cinquanta e nei primissimi anni Sessanta, merito di artisti leggendari della nostra musica, quali Celentano, Gaber, Jannacci e molti altri ancora. Tra i pionieri di questo genere ci fu anche Clem Sacco, che rispetto ai colleghi ebbe però anche un altro merito: anticipò quello che sarebbe diventato il rock demenziale nel nostro paese. Andiamo a scoprire alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.

Chi era Clem Sacco: biografia e carriera

Clemente Sacco nacque a Il Cairo, in Egitto, il 19 maggio 1933 sotto il segno del Toro. Appassionato di musica fin da bambino, si trasferì a Milano nel 1952 e proprio in Italia studiò canto alla scuola civica. Dopo alcune apparizioni sporadiche in diversi locali milanesi, abbandonò nel 1958 la musica lirica per dedicarsi al pop. O meglio, al rock and roll.

Chitarra rock and roll
Chitarra rock and roll

Scrisse la sua prima canzone nel 1961, un brano intitolato Agnese Rock e pubblicato dalla sua etichetta indipendente, la Clem Sacco Records. Nello stesso anno riuscì a raggiungere il successo con un brano di natura demenziale, O mama, voglio l’uomo a la coque. Partecipò quindi al primo Festival del Rock and Roll e per tre anni consecutivi fu protagonista degli eventi organizzati da Ghigo Agosti.

Entrato a contatto con il Clan Celentano, nel 1962 divenne voce solista dei Ribelli, ottenendo un grande successo a livello nazionale, e nello stesso anno formò il gruppo Clem Sacco e i suoi Califfi con Gino Santercole, Gigi Rizzi e il batterista Enrico Maria Papes dei Giganti, formazione con cui lanciò brani come Baciami la vena varicosa, prima di sparire dalle scene:

Diventato una figura di culto tra gli appassionati, negli anni Ottanta si trasferì a Tenerife, nelle Canarie, e fu riscoperto solo nei primi anni duemila da un giornalista Rai, Michele Bovi, che gli regalò nuova fama grazie anche a una serie di partecipazioni a una serie di trasmissioni televisive condotte da Gene Gnocchi, Renzo Arbore e altri grandi protagonisti della televisione italiana.

Clem Sacco: la morte

Tornò sul palco nei primi anni Duemila con uno storico concerto al Live Club di Trezzo sull’Adda. Nel 2012, a tre anni di distanza, replicò l’evento, regalandosi l’ultima grande apparizione dal vivo della sua storia.

All’età di 91 anni, è scomparso improvvisamente nella serata del 10 marzo 2024, lasciando questa vita per diventare a tutti gli effetti un mito della musica italiana, il pioniere di un genere, quello demenziale, portato al successo dopo di lui da gruppi come Squallor, Skiantos ed Elio e le Storie Tese.

La vita privata di Clem Sacco: moglie e figli

Non conosciamo molti dettagli sulla vita sentimentale di Sacco, che fu però sposato ed ebbe due figli.

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Sai che…

– Fu ospite nel film Canzoni, bulli e pupe di Carlo Infascelli.

– Sul finire degli anni Sessanta fu protagonista, con lo pseudonimo di Clementina Gay, di un noto locale gay milanese.

– Le origini di Clem Sacco erano siciliane da parte di padre, piemontesi da parte di madre.

– Crebbe in Egitto insieme alla coetanea Yolanda Gigliotti, successivamente conosciuta come Dalida.

– Dove viveva Clem Sacco? Ha trascorso una buona fetta delle sue vite alle Canarie.

Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di Clem Sacco, ecco una playlist presente su Spotify:

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