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Fast Animals and Slow Kids: primo tour europeo per la band di Perugia

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Aimone Romizi Fast Animals and Slow Kids

In occasione dei 10 anni di “Hỳbris” e “Alaska” la band ha annunciato il suo primo tour europeo. Usciranno le edizioni celebrative dei due dischi.

I FASK (acronimo di Fast Animals and Slow Kids) andranno in tour in Europa in occasione di un doppio anniversario: il 20 marzo del 2013 è infatti uscito il disco “Hỳbris“, contenente uno dei brani più di successo del gruppo, “A cosa ci serve“, mentre nell’ottobre del 2014 hanno pubblicato “Alaska“. Hanno inoltre annunciato l’uscita delle edizioni celebrative di entrambi gli album, in formato doppio vinile, contenenti anche 4 provini ciascuna. Saranno disponibili dal prossimo 29 marzo e verranno distribuiti da Virgin Records/Universal Music Italia.

Fast Animals and Slow Kids: il tour europeo

Nel corso del mese di aprile quindi i FASK andranno in giro per l’Europa con il loro tourFast Animals and Slow Kids European Tour – Performing and celebrating 10 years of Hỳbris and Alaska“, che li porterà in diverse città. Il gruppo ha dichiarato che la tournée avrà un “fortissimo legame con i loro stessi del 2013/2014, anni dei tour in furgone, in cui partire per una serie di date lontane da casa era l’unica ragione di vita e forse l’unico modo per affrontarla a testa alta“.

Fast Animals and Slow Kids e il loro rapporto con la musica

A proposito del rapporto che hanno con la loro musica, i FASK hanno dichiarato: “Hỳbris’ e ‘Alaska’ sono pezzi di quella vita là: provini registrati sussurrando a notte fonda ‘non c’è più speranza’ in un ostello di Brescia, la E45 in furgone stretti tra le custodie delle chitarre e qualche sacca sportiva piena di vestiti sgualciti, ore ed ore al banchetto del merchandising a cercare di capire se avessimo suonato bene, parlando con chiunque volesse parlarci a fine concerto.”

Riascoltare i nostri stessi dischi è un po’ come sfogliare un album di vecchie fotografie molto dettagliate”- proseguono i FASK – “È una fortuna unica, un privilegio dei musicisti e di poche altre forme d’arte, un concetto importante, sul quale non riflettiamo mai abbastanza: premere play e rivivere istanti di vita lontana che credevi persi nella memoria, provare le stesse emozioni che avevi provato cinque, sette, dieci anni fa, ancora nitide, ancora forti, ancora reali. Sfogliare un diario aperto a tutti ma in cui ognuno, tra le righe, può rileggere ciò che vuole“.

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