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Genesis: le migliori canzoni della band di Peter Gabriel e Phil Collins

Tempo di Lettura: 2 minuti

Le più belle canzoni dei Genesis: da Supper’s Ready a Behind the Lines, i migliori brani che hanno caratterizzato l’era Peter Gabriel e quella di Phil Collins.

I Genesis, sin dagli esordi, si sono imposti come una delle band più importanti del rock progressivo: la loro carriera, lunga tre decenni, è stata caratterizzata da musica potente e da brani dal mood più eclettico del genere.

All’inizio, con Peter Gabriel come frontman, i Genesis attraversarono la sperimentazione popolare prog; durante il loro picco pop negli anni ’80 con Phil Collins al timone, hanno esplorato un suono più forte basato sul synth che ha notevolmente ampliato la loro portata commerciale.

Scopriamo insieme le 5 migliori canzoni dei Genesis, sia con Peter Gabriel che con Phil Collins.

Genesis, le canzoni più amate del periodo Peter Gabriel

Genesis
Fonte foto: https://www.facebook.com/genesis/photos/

Iniziamo la nostra lista con Supper’s Ready, dall’album Foxtrot (1972). La canzone è un tour de force epico, la cui potenza e bellezza rimangono intatte, nonostante gli anni passati.

Il video di Supper’s Ready:

Rappresenta una pietra miliare dell’era del progressive rock. I testi – spesso surreali – sono disposti su uno sfondo musicale sempre mutevole e dinamico.

Passiamo, poi, a Back in N.Y.C., dall’album The Lamb Lies Down on Broadway (1974). In questo album, l’ascoltatore viene accompagnato in una corsa emozionante dall’inizio alla fine, passando da pure melodie pop alla sperimentazione sonora selvaggia, spesso all’interno della stessa canzone.

Il video di Back in N.Y.C:

L’interpretazione di Peter Gabriel è sorprendente: la rabbia nella sua esibizione e il fatto che il personaggio di Rael fosse un punk di strada in giacca di pelle, precede sia i Ramones che il punk rock di quasi un anno.

Citiamo, poi, The Musical Box, dall’album Nursery Cryme (1971). “Penso che volevamo espandere gli orizzonti del mondo musicale in cui vivevamo“, ha detto Peter Gabriel in un documentario su Nursery Cryme, il loro terzo album e il primo album con il chitarrista Steve Hackett e il batterista Phil Collins.

Il video di The Musical Box:

A questo punto, avevano finalmente trovato la loro identità musicale. Incorporando una varietà di influenze dal mondo del pop, del rock e della musica classica, The Musical Box dà il via a quell’album e accoglie l’ascoltatore nel loro mondo unico. È tutto qui, il dramma, l’umorismo e la complessa road map musicale.

Genesis, le canzoni più amate dell’era Phil Collins

Passiamo all’era Phil Collins. Come prima canzone, menzioniamo Mama, dall’album Genesis (1983).

Il video di Mama:

La canzone funge da apripista sbalorditivo dell’album: è un colpo da maestro con un climax esplosivo. È anche una delle canzoni rock più puramente cinematografiche mai registrate.

Si apre, infatti, con un loop di drum machine chiassoso, gradualmente inghiottito negli spettrali pad di synth di Banks, mentre Collins svela la sua enigmatica storia dell’ossessione di un giovane con una sfuggente prostituta.

Infine, ricordiamo Behind the Lines, dall’album Duke (1980). Collins ha ri-registrato questo classico art-rock del 1980 nel suo album solista di debutto, Face Value, ma non l’ha migliorato: la versione presente in Duke rimane una delle più grandi tracce dei Genesis di tutti i tempi.

Ciò perché propone performance strumentali tecnicamente complesse e voci massicciamente accattivanti in un pacchetto compatto, di cinque minuti.

La canzone non rimane mai ferma, passando da un intenso tema strumentale di apertura a un groove di versi stretti e viceversa, il tutto incollato dai sottili e sofisticati cambi di accordo.

Il video di Behind the Lines:

Fonte foto: https://www.facebook.com/genesis/photos/

Da: Rolling Stone

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