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GF Vip, Fausto Leali: “Espulsione eccessiva, non sono razzista”

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Fausto Leali

Fausto Leali ha parlato dell’espulsione dal Grande Fratello Vip: secondo il cantante il provvedimento è stato eccessivo.

Fausto Leali è stato l’uomo della settimana al Grande Fratello Vip. Dalle parole equivoche su Mussolini, all’utilizzo della n-word, il cantante è stato al centro di una pioggia di polemiche che ha portato fino alla sua espulsione dalla Casa il 21 settembre. “Una fucilata nello stomaco“, ha spiegato l’artista in un’intervista al Corriere della Sera. Ecco il suo pensiero su un provvedimento ritenuto eccessivo, anche se ammette di aver sbagliato.

GF Vip: Fausto Leali parla della squalifica

Sono stato espulso come un disertore. Lì hanno capito che sono una brava persona, non un razzista“, ha affermato nel corso dell’intervista il cantante. Fausto ritiene infatti che il provvedimento sia stato eccessivo, anche perché non ha mai dimostrato nella sua vita di essere un razzista. Anzi, è sempre stato a favore dell’integrazione più assoluta.

Fausto Leali
Fausto Leali

Tuttavia è consapevole che nel 2020 parlare di “razza negra” non è proprio corretto. Per questo Leali fa mea culpa: “Non so come mi è venuta. So perfettamente che non esiste nessuna razza negra, è estato un errore, una parola uscita a vanvera. Mi hanno dato dell’ignorante, ma mi sono espresso male“.

Pur avendo capito il proprio errore, però, nella casa Fausto non è riuscito a scusarsi, e il motivo è esemplice: “Sono timido. Dopo quell’episodio, quando ci incontravamo con Enock, vedevo che lui non era più il ragazzo simpatico di prima. Era cambiato. Avrei dovuto dirgli che avevo sbagliato, ma la mia timidezza non mi ha aiutato“.

Fausto Leali è fascista? La risposta del cantante

Prima ancora dell’episodio con Barwuah, però, l’artista bresciano si è ritrovato al centro di una polemica per aver parlato di Mussolini in termini non proprio negativi. Ma Fausto conferma di non essere fascista: “Prima di entrare nella Casa ho visto dei documentari storici che mostravano anche cose importanti fatte da Mussolini, non le ho inventate io. Ma si prende sempre il punto debole del discorso“.

A prescindere da tutto questo, Leali continua a ritenere la squalifica ingiusta, come molti utenti sui social e lo stesso Enock: “Penso sia stata una punizione eccessiva, ma le regole sono regole e vanno rispettate“. Adesso però, a mente fredda, ritiene che forse questa esperienza non la rifarebbe a posteriori: “A prescindere da quanto è successo mi sono sentito un po’ fuori luogo. Non lo rifarei“.

Di seguito Angeli negri, un classico del repertorio di Leali:


Da: Notizie Musica

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