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Ghali sbotta sui social: “Mi hanno deluso…”

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Ghali rompe il silenzio sull’indifferenza degli altri artisti per quanto riguarda la situazione a Gaza, per cui si batte duramente.

Le sue parole sono state criticate già durante la sua partecipazione alla 74esima edizione del Festival di Sanremo, poi il dibattito si è acceso ulteriormente nei salottini televisivi. Ma ciò non ha fermato Ghali, che continua a denunciare i migliaia di morti in Palestina. Al contrario, molti suoi colleghi artisti, sia italiani che internazionali, hanno deciso di restare in silenzio riguardo la situazione a Gaza.

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Ghali: “Piegati dalla paura”

Dopo il suo appello al Festival di Sanremo dove aveva chiesto l’arresto del “genocidio”, Ghali torna a parlare duramente sui social sulla terribile situazione a Gaza. Sfogandosi sul suo profilo Instagram, ha attaccato in maniera generica tutti gli artisti che hanno scelto di rimanere in silenzio a riguardo, sebbene abbiano il potere di influenzare la gente con le loro parole.

“Dove la politica strappa, gli artisti cuciono. Dove la politica alza i muri, gli artisti creano ponti, scrive il cantante in un lungo post, dicendosi deluso “da tanti artisti italiani che hanno la penna per dire qualcosa, da quelli francesi, e quelli inglesi, dalla gente della moda che ti guarda dalla testa ai piedi, dai finti attivisti affamati di fama”.

Un silenzio inconcepibile per l’artista di origini tunisine, secondo cui i suoi colleghi non si esprimerebbero perché “piegati dalla paura di essere tagliati fuori da qualcosa“. E’ così che Ghali si interroga se ora questi artisti si sentano più liberi, più ricchi o più popolari per aver scelto di non parlare: “Avete più soldi ora? Avete più like e follower? Siete più cool e alla moda? Siete più liberi ora? Non credo, vi vedo fermi come prima ma con le maschere cadute, a penzoloni”.

Il Ramadan come momento di riflessione

Nel lungo post su Instagram – scritto in inglese, in italiano e in arabo – Ghali ha evidenziato l’importanza di usare la propria voce per fermare la guerra e ha incoraggiato a non avere paura di essere se stessi e della verità. Ma con l’avvicinarsi del mese di Ramadan, il cantante ha anche espresso gratitudine per coloro che hanno avuto il coraggio di parlare e che lo hanno supportato, facendolo sentire meno solo.

“Nell’ultimo mese ho ricevuto migliaia di messaggi di supporto da persone che nel loro piccolo in questo paese hanno il coraggio di parlare. Vedo insegnanti e bambini nelle scuole italiane finalmente parlare di quello che sta succedendo. Persone di pensiero politico completamente opposti ma uniti da questa causa. Da voi ho imparato molto e per questo ci tengo a ringraziarvi”, afferma.

Poi prosegue invitando tutti a non avere “paura di essere voi stessi e della verità, non preoccupatevi del giudizio degli altri”, ma ad essere “quello che siete perché è il dono più prezioso che vi è stato dato. Il momento in cui non vi sentite parte della massa è il momento più importante per la vostra evoluzione.

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