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“J-Ax e Fedez fermati con cocaina nell’auto”: chiesta l’archiviazione per il re delle bufale

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Il pm di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta per diffamazione contro un divulgatore di fake news: rabbia per J-Ax e Fedez.

Diffondere fake news è lecito. Questo è quanto sembra stabilire la richiesta di archiviazione dell’inchiesta per diffamazione da parte della Procura di Milano per un noto creatore di bufale. Una denuncia che era arrivata pochi anni fa, quando sul web era comparsa questa notizia: “J-Ax e Fedez arrestati con 28 grammi di cocaina nella macchina“. Una richiesta, quella del pm, che ha scatenato l’ira dei due rapper, con Fedez che ha alzato la voce, come riferito dal Corriere della Sera: “La disinformazione non può essere considerata lecita“.

Fedez e J-Ax

Fedez e J-Ax vittime di fake news

La vicenda risale all’aprile 2017. Sul web apparve la bufala sopra riportata. Pubblicata sul sito rollingstone.live, una fonte che, forse per il nome che rimandava la rivista musicale, venne presa sul serio. Anche perché i dettagli non mancavano. I due rapper secondo la fake news avrebbero imboccato contromano via Montenapoleone venendo fermati dai carabinieri, che avevano trovato la coca nella loro auto. Portati in caserma, i due si sarebbero difesi affermando che la droga non era loro. Ovviamente, l’intera storia non aveva un briciolo di verità. I due rapper furono costretti a smentirla ufficialmente attraverso l’Ansa, per poi presentare una querela per diffamazione.

Perché il pm ha chiesto l’archiviazione

L’archiviazione è stata richiesta perché anche se il reato è “oggettivamente configurabile“, non è punibile penalmente perché “si colloca nel contesto della disinformazione che caratterizza l’ambito delle notizie dedicate al cosiddetto gossip con la spettacolarizzazione del pettegolezzo“. Per questo motivo il “re della bufala sociale italiana” non può avere conseguenze penali, anche se con un’azione in sede civile può essere giustificato un risarcimento del danno.

Troppo poco per la difesa del rapper Federico Lucia. Per gli avvocati la fake news inventata dal noto ‘bufalaro’ sarebbe stata confezionata in modo verosimile, con danni molto gravi alla reputazione delle due vittime. E considerando le iniziative che si stanno portando avanti a livello nazionale ed europeo per constrastare le notizie false, non può esistere secondo i legali del rapper un “diritto alla disinformazione che riguarderebbe le notizie dei cosiddetti vip“.

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