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La multicromia esagerata di Lady Gaga

Tempo di Lettura: 2 minuti

Lady Gaga, Chromatica: la recensione del sesto album della regina trasformista del pop anni Duemila.

Chromatica è il nuovo album di Lady Gaga. La popstar simbolo del Ventunesimo secolo, l’unica vera erede di Madonna, almeno nell’immaginario popolare, ha fatto attendere non poco i propri fan per questa nuova uscita, destinata a far discutere, come ogni sua pubblicazione.

La multiforme artista da premio Oscar ha qui un solo obiettivo: ballare, divertirsi e far divertire, anche a costo di passare per schizofrenica (artisticamente parlando). Sarà riuscita a raggiungere il suo scopo?

Lady Gaga, Chromatica: la recensione

Partiamo da un paio di presupposti. Ogni lavoro di Gaga è studiato certosinamente. Non è solo una cantante e musicista, Gaga, ma un’artista e una performer tra le più importanti e influenti nella storia della musica, e questo è ormai un dato di fatto.

Ma il suo mondo ricco di livelli di significato è spesso confusionario e tende a passare in secondo, se non terzo piano, rispetto a ciò che maggiormente interessa ai suoi fan: la musica. E in Chromatica di musica ce n’è tanta, ma con un filo logico che potrebbe non convincere tutti.

Lady Gaga

Con la sua astronave la popstar ci ha fatto atterrare su un pianeta kitsch, coloratissimo e ossessivamente folle, rivestito di un sound che spazia tra la fine degli anni Ottanta (ma di quelli più trash) e l’EDM e l’europop anni Novanta. Il risultato è una veste sonora che ti avvolge e ti stritola, che può affascinarti ma può anche lasciarti senza parole, e non in positivo.

In tal senso, Stupid Love è stato il singolo perfetto: tra i pezzi 13 del lotto, è il più estremo. Un brano che si ama o si odia, dotato di un hook tremendo. Un’operazione trash al limite dello spudorato. Se ti è piaciuto, probabilmente ti piacerà l’intero mondo di Chromatica. Se lo hai detestato, puoi fare a meno di ascoltare il disco.

Tra i momenti migliori troviamo l’opener Alice, Fun Tonight, Enigma o anche Sine from Above, impreziosita dalla partecipazione di Elton John, che prova ad adattarsi a una veste sonora non propriamente sua: il risultato è straniante, ma non lascia indifferenti.

Sufficiente il duetto con Ariana Grande in Rain On Me, poco ispirato quello con le Blackpink, che sembra avere più un significato commerciale che artistico, almeno all’apparenza.

Insomma, c’è tanta carne al fuoco anche in Chromatica, l’ennesima svolta della carriera di Gaga. Sarà amato e odiato, come sempre. È il destino di Stephanie Germanotta. È il destino delle vere grandi star.

Di seguito il video di Rain On Me:


Chromatica: la tracklist

1 – Chromatica I

2 – Alice

3 – Stupid Love

4 – Rain On Me (feat. Ariana Grande)

5 – Free Woman

6 – Fun Tonight

7 – Chromatica II

8 – 911

9 – Plastic Doll

10 – Sour Candy (feat. Blackpink)

11 – Enigma

12 – Replay

13 – Chromatica III

14 – Sine from Above (feat. Elton John)

15 – 1000 Doves

16 – Babylon

Top: Sine from Above

Flop: Stupid Love

Voto: 6+

Di seguito l’audio di Sine from Above:


Da: Rolling Stone

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