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Lady Gaga provoca la Russia: “Dovevano arrestarmi quando potevano, sono stupidi”

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Lady Gaga

Lady Gaga ha provocato ancora una volta la Russia: le parole durissime della cantante durante un concerto a Las Vegas.

Quando c’è da prendere posizione, anche su argomenti delicati, Lady Gaga non è certo un’artista che si tira indietro! La cantante stavolta ha scelto di criticare in maniera dura la Russia, colpevole di aver scatenato una guerra atroce e priva di senso. E lo ha fatto direttamente dal palco durante un concerto a Las Vegas.

D’altronde, non è la prima volta che miss Germanotta attacca la Russia di Putin. Già nel 2012, durante un concerto proprio in Russia, la cantante aveva provocato il governo, invocando l’arresto per le sue proteste contro le leggi sulle persone LGBTQI+. E oggi, a distanza di dieci anni, è tornata a parlare del mancato arresto, lanciando strali contro Putin!

Lady Gaga contro la Russia

Mi avrebbero dovuto arrestare in Russia quando ne hanno avuto la possibilità“, ha detto sul palco di Las Vegas la cantante italo-americana. Un riferimento chiaro a quanto accaduto a Mosca dieci anni fa.

Lady Gaga
Lady Gaga

La popstar nella capitale russa disse alle truppe di ammanettarla, ma non lo fecero. Evidentemente non esistevano le condizioni per farlo, anche se la cantante ha voluto liquidare la questione con poche semplici parole: “Sono stati stupidi quel giorno, e sono ancora stupidi oggi“.

Gli attacchi di Lady Gaga alla Russia

A scatenare miss Germanotta contro la Russia inizialmente furono i diritti civili, calpestati nel Paese governato da Putin. Una ‘guerra’ mediatica che trovò un sostegno importante anche in Madonna che, l’anno successivo, dopo aver avuto problemi con i visti, invocò a sua volta l’arresto: “Perché non mi avete arrestato quando potevate farlo? Forse perché non volevate dare risposte al mondo?“.

Stavolta, però, gli strali di Gaga non nascono solo dalle leggi contro la comunità LGBTQI+, ma anche e soprattutto dalla guerra che Putin ha scatenato in Ucraina, mettendo a rischio non solo gli equilibri europei, ma il mondo intero.

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