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Loredana Bertè ricorda la sorella Mimì e si commuove: “Non me lo posso perdonare”

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Loredana Bertè

Ospite di Michelle Impossible, Loredana Bertè ha omaggiato la sorella Mia Martini e si è commossa ricordando la sua scomparsa.

Passano gli anni, ma il ricordo della grande Mia Martini è ancora vivissimo in tutti coloro che le hanno voluto bene. Non solo i suoi fan, ma anche la sorella Loredana Bertè. Ospite della prima puntata del nuovo show di Michelle Hunziker, Michelle Impossible & Friends, la cantante calabrese non ha perso occasione per omaggiare la sua amata Mimì, scomparsa una sera di maggio di ormai quasi trent’anni fa, nel 1995. E nel farlo non ha potuto trattenere la commozione, per una morte che ha lasciato un vuoto enorme nella sua vita, un vuoto che non potrà mai essere colmato.

Loredana Bertè si commuove per Mia Martini

Ospite dello show per presentare il suo nuovo cofanetto, Reloaded 1974-1983, l’artista calabrese ne ha approfittato per ricordare, ancora una volta, la sua amata sorella, con parole cariche di affetto ed emozione: “Io ho litigato con la vita e non ci ho ancora fatto pace, perché quella notte maledetta del 1995 lei è morta ed avrà avuto paura. Era sola e io questo non me lo posso perdonare“.

Loredana Bertè
Loredana Bertè

In preda a un rimorso senza fine, Loredana ha aggiunto che forse avrebbe dovuto fare meno viaggi per starle più tempo accanto, per farle sentire tutto il bene che le voleva. Perché è questo che fa una buona sorella. E invece non l’ha fatto, e di questo si pentirà per sempre: “Le sorelle si danno per scontate, ma i mariti si cambiano, le sorelle no“.

Loredana contro la violenza sulle donne

Oltre a celebrare la memoria dell’amata Mimì, Loredana a voluto, durante la sua nuova apparizione televisiva, ricordare anche una tematica importante e che sta a cuore a lei, come a milioni di altre persone nel mondo: la lotta alla violenza sulle donne.

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Anch’io sono stata vittima di questa violenza“, ha raccontato la grande voce calabrese di Non sono una signora: “Non avevo nemmeno 16 anni e sono stata massacrata di botte. Mi ha presa a calci e sono finita in ospedale per un mese. C’è un metodo che usano gli uomini con le donne: gli insulti verbali e psicologici. Queste violenze rimangono come una cicatrice, ti entrano dentro e ti lacerano l’anima“.

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