Salmo provoca Luchè nelle sue 64 Bars, il rapper napoletano risponde con Estate dimmerda 2: la faida continua.
Torna ad appassionare il mondo del rap la sfida tra Salmo e Luchè. A distanza di diversi anni dall’inizio di una faida a colpi di dissing che non ha lesinato accuse piuttosto dure, arriva un nuovo capitolo di una sfida a distanza senza tregua. Stavolta ad alimentare il botta e risposta è stato Salmo, provocando il rapper campano tra le sue 64 Bars, e ricevendo come risposta il freestyle Estate dimmerda 2, un vero e proprio attacco a tutto tondo da parte del rapper di Malammore.
Luchè attacca Salmo in Estate dimmerda 2
Che si tratti di un vero e proprio dissing verso l’artista sardo è scontato ed evidente, e non solo per il contenuto del freestyle, ma anche per il fatto che il brano in questione va a riprendere, quasi fosse un sequel, quell’Estate dimmerda pubblicato proprio da Salmo nel 2017.
Tra le barre di un pezzo serratissimo e molto acido il rapper napoletano accusa salmo di essere stato costretto a regalare diecimila biglietti per riempire San Siro, di essere “l’antifiga travestito da anticristo“, di essersi trasformato da Russel Crowe in Pio e Amedeo, imbarazzando se stesso con quel tuffo nella piscina di Sanremo. “Tu sei fra quelli che fa i soldi e diventa fascista“, ha puntato il dito Luchè, attaccando Salmo in lungo e in largo, senza sosta. Al momento non è arrivata una controreplica da parte del rapper sardo. Di seguito l’audio integrale del freestyle:
La rivalità tra Salmo e Luchè
Non si tratta ovviamente del primo capitolo della loro storia di provocazioni a distanza. Tutto è cominciato quando nel 2019 sui social ha scritto un post in cui vantava i successi di Machete Mixtape 4 e Playlist, album rimasti a lungo in vetta alla classifica italiana, sottolineando come fossero due dei migliori dischi usciti tra il 2018 e il 2019. Un commento che in quel momento non ha trovato d’accordo Luchè, e il rapper napoletano glielo ha fatto notare, asserendo tra l’altro che Marylean, uno dei brani di Salmo, fosse copiata dalla sua Je ce credevo.
Un’accusa che non ha colpito a fondo Salmo, che in quel momento si è limitato a liquidare Luchè come un “rapperino invidioso“. E così ha scatenato l’ira del suo rivale, che ha sottolineato come non avesse nulla da invidiare alla sua musica “di mer*a“, e svelando anche ai fan di avere su un “telefonino inglese” un messaggio in cui Salmo gli faceva i complimenti per l’album Malammore.
E proprio il “telefonino inglese” ha scatenato il nuovo dissing. Tra le barre di Red Bull 64 Bars, infatti, Salmo ha riesumato la vecchia storia trollando il rivale: “L’inferno lo conosco bene, ci tornerei per farci un mese, una vita di promesse spese, drin… squilla il telefono inglese“.