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Lutto nella musica italiana: morto un cantante di Sanremo, lottava con la Sla

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Chitarra

È morto Amedeo Grisi, cantautore sanremese: aveva 49 anni e da tempo lottava con la Sla.

Una bruttissima notizia ha scosso il mondo della musica italiana. A soli 49 anni è morto un cantautore molto famoso a Sanremo, originario della città ligure: Amedeo Grisi. Artista che era riuscito a seguire la sua passione, raggiungendo risultati più che discreti dal finire degli anni Novanta, già da diverso tempo lottava con una malattia tremenda, la Sla. Purtroppo si è spento in queste ore, accanto alla moglie Céline Martrès. Un lutto che ha scosso i suoi fan e chi aveva potuto ammirarlo anche al fianco di Claudio Baglioni, cantautore con cui aveva suonato nel 2018.

È morto Amedeo Grisi

Malato da tempo, Amedeo aveva preso una decisione molto coraggiosa. Negli ultimi mesi aveva scelto di rinunciare alle cure, stanco per un combattimento ad armi impari con una malattia che purtroppo non lascia scampo. Aveva quindi deciso di farle fare il suo corso, dedicandosi solitamente a ciò che lo faceva stare bene.

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Dopo una dura lotta ha smesso di soffrire, con un unico rimpianto: non essere riuscito a coronare il suo più grande sogno, esibirsi sul palco dell’Ariston nel corso del Festival. Oltre alla moglie Céline, lascia due figli, Alice e Andrea.

A proposito di Sanremo, ha voluto rivolgergli un caro saluto anche un grande protagonsita sul palco dell’Ariston, il chitarrista Luca Colombo, con un emozionante post su Facebook:

Chi era Amedeo Grisi

Autore di un libro, Dentro le mie poesie, raccolta pubblicata pochi giorni fa, Amedeo aveva continuato a dedicarsi alla sua arte e alla sua famiglia fino all’ultimo istante della sua vita. Solo poco tempo fa su Facebook aveva spiegato ai fan il motivo della sua decisione di rinunciare alle cure: “A noi malati di Sla viene concesso di decidere se ‘andare avanti’ facendo una tracheotomia, che vorrebbe dire un tubo in gola e altri tubi nello stomaco per essere alimentato, inchiodato in un letto e con un’aspettativa di vita di inferno, di due anni, altrimenti l’altra possibilità è quella di fermarsi e sottoporsi a una eutanasia“. Una decisione difficilissima, che richiede un coraggio straordinario.

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