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Morte Ennio Morricone: il tributo di Morgan sui social

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Ennio Morricone

Morto Ennio Morricone: le reazioni del mondo della musica italiana e internazionale alla scomparsa del maestro.

Il maestro Ennio Morricone ci ha lasciati il 6 luglio 2020. Un addio doloroso per uno dei più grandi rappresentanti della musica italiana nel mondo. Un compositore capace di conqusitare Hollywood grazie alla sua creatività e al suo genio versatile.

Tanti i tributi che, ora dopo ora, stanno arrivando alla memoria di un Maestro indimenticabile, sia da parte del mondo del pop italiano che di quello internazionale.

Morte Ennio Morricone: le reazioni

Uno dei primi a salutare Ennio in questo giorno tristissimo è stato Morgan, che sui social ha pubblicato un lungo post in cui spiega la grandezza del maestro Morricone, descivendolo come il più grande musicista italiano nel mondo della nostra epoca, senza alcun dubbio. Il suo merito è stato quello di trovare l’equilibrio perfetto tra la musica classica e il pop senza mai rinunciare all’una per l’altra.

Ennio Morricone
Ennio Morricone

Spiega Morgan: “Nella musica di Morricone c’è audacia, il suo approccio gli ha permesso di maneggiare sia la ‘canzonetta’ – trasformandola in un gioiello (Il cielo in una stanza, Se telefonando, Il barattolo, Cuore…) e sia il grande sinfonismo – rendendolo fruibile per tutti“. L’artista ha quindi sottolineato come tutto il cinema americano degli ultimi 50 anni debba molto alla sua ispirazione, così come anche la muisca leggera degli anni Sessanta, che è diventata d’esempio per il pop rock internazionale ma anche per il trip hop, l’acid jazz e il souno chiamato ‘lounge’.

Di seguito il suo ricordo pubblicato sui social:

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È morto Ennio Morricone… Ennio Morricone è stato senza dubbio il più grande musicista ‘italiano nel mondo’ della nostra epoca. Perché è riuscito a sfondare? Perché ha trovato l’equilibrio perfetto tra la musica classica e il pop senza mai rinunciare all’una per l’altra. Nella musica di Morricone c’è audacia, il suo approccio gli ha permesso di maneggiare sia la ‘canzonetta’ -trasformandola in un gioiello (il cielo in una stanza, se telefonando, il barattolo, cuore…) e sia il grande sinfonismo – rendendolo fruibile per tutti. Tutto il cinema Americano degli ultimi 50 anni deve qualcosa a Ennio Morricone così come la musica leggera , soprattutto per gli arrangiamenti degli anni sessanta che sono stati ispiratori di molte correnti musicali pop/rock internazionali come il triphop, l’acid jazz, tutto il suono chiamato ‘lounge’, che discende dalla schiera di autori delle musiche da cinema italiani (Piccioni, Trovaioli, Carpi, Piovani…) di cui Morricone è considerabile il capostipite. La sua lezione deve servire a questa Italia di oggi pavida e incapace di innovare, di ricercare e portare stili e generi mai sentiti. Morricone non aveva paura della dissonanza, questo è il principale problema che invece coinvolge la quasi totalità della musica italiana odierna.

A post shared by Marco "Morgan" Castoldi (@morganofficial) on Jul 6, 2020 at 12:17am PDT

Da: Rolling Stone

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