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Paola Turci e Francesca Pascale vogliono allargare la famiglia: è possibile in Italia?

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Paola Turci

Paola Turci e Francesca Pascale vogliono un figlio: lo rivela un’esclusiva del settimanale Oggi.

L’amore tra Paola Turci e Francesca Pascale continua a gonfie vele! La cantante romana, 58 anni, e la sua consorte 37enne, diventata famosa per essere stata a lungo compagna di Silvio Berlusconi, dopo essersi sposate, o meglio unite civilmente, avrebbero rivelato di voler allargare la famiglia. Il desiderio di maternità è forte, come raccontato da un’esclusiva del settimanale Oggi. Che sia in adozione o in affido, le due donne vorrebbero realizzare il loro sogno, ma in Italia, purtroppo, non è ancora così semplice.

Paola Turci e Francesca Pascale: amore e matrimonio

La storia tra Paola e Francesca è diventata pubblica un paio d’estati fa, quando vennero per la prima volta fotografate insieme in vacanza. Da allora si sono rincorse voci sulla loro love story, fino alla conferma ufficiale e al matrimonio con cui si sono unite lo scorso 2 luglio.

Paola Turci
Paola Turci

Un momento di grande gioia che le due si sono regalate dopo aver a lungo tenuta nascosta la loro relazione, pur essendosi innamorate praticamente da subito. E anche per via di questo amore vorrebbero adesso allargare la famiglia, per accogliere un figlio nella loro casa, un bel casale tra Toscana e Lazio.

Le difficoltà per Turci-Pascale

La situazione è non però semplicissima. Come confermato recentemente anche da Tiziano Ferro, diventato padre di due splendidi bambini, in Italia non esiste ancora nessun percorso di adozione o affidamento accessibile per le coppie gay.

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Ciò vuol dire che anche loro, se vorranno diventare presto mamme, dovranno andare all’estero, dove le opzioni non mancano. Una stortura vera e propria, denunciata a gran voce dal cantautore di Latina sul quotidiano Repubblica: “In Italia sulle adozioni gay deve cambiare tutto. Siamo indietro a prescindere da quelli che possono essere i ruoli politici. Nessun governo ha mai fatto nulla di importante, se non quel piccolo flebile passo verse quelle che sono diventate le unioni civili. È stato un po’ lo specchietto per le allodole“.

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