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Phil Collins: le più belle canzoni della sua carriera da solista

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Phil Collins

Le più belle canzoni della carriera solista di Phil Collins: da Against All Odds a One More Night, i brani più iconici della sua discografia.

Dall’esperienza con i Genesis come batterista fino a diventare uno dei cantanti più famosi al mondo, Phil Collins è una vera leggenda pop e rock. Durante gli anni Ottanta, Phil Collins è stato uno degli artisti di maggior successo al mondo. Tra il 1984 e il 1990, ha pubblicato tredici Top Ten Hits negli Stati Uniti e negli anni ’80 ha scalato la top 40 dei 40 singoli degli Stati Uniti.

Nato e cresciuto a West London, Collins ha iniziato a suonare la batteria a casa dall’età di cinque anni, oltre a studiare recitazione, che gli ha assicurato i ruoli di attore bambino. Nel 1980, dopo aver lasciato i Genesis e aver subito un doloroso divorzio, Collins iniziò una carriera da solista. Ha continuato a pubblicare una serie di album di grande successo, tra cui Face Value (1981), No Jacket Required (1985) And…But Seriously (1989).

Otto dei suoi album in studio hanno venduto 33,5 milioni di copie e circa 150 milioni in tutto il mondo, rendendolo uno degli artisti più venduti di tutti i tempi. Come Paul McCartney, ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo.

Phil Collins
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Phil Collins, le canzoni più amate

Partiamo con Against All Odds (1984): la ballad vede Phil implorare un ex-amante di “guardarlo“, sapendo che la riconciliazione è “contro ogni previsione” anche se ne vale la pena. È stato registrata per il film Due vite in gioco e ha raggiunto la numero uno negli Stati Uniti.

Il video di Against All Odds:

Passiamo, poi, a In the Air Tonight (1981): Il singolo di debutto da di Phil Collins è particolarmente famoso per la sua pausa di batteria verso la fine. Ha scritto la canzone in un momento di dolore, legato al divorzio dalla sua prima moglie, Simone. Il testo prende la forma di un monologo oscuro diretto a una persona ignota.

Il video di In the Air Tonight:

Citiamo anche Another Day in Paradise (1989): questa ballata vede Phil cantare il brano, usando una narrazione in terza persona, guardando un uomo che attraversa la strada che ignora una donna senzatetto, implorando gli ascoltatori di non chiudere gli occhi sui bisognosi. È diventato il settimo e ultimo singolo numero uno di Phil in America.

Il video di Another Day in Paradise:

Phil Collins, Easy Love e One More Time

Easy Lover (con Philip Bailey) (1984): Phil Collins stava producendo il nuovo album della cantante americana Philip Bailey nel 1984, quando la Bailey gli si avvicinò alla fine delle sessioni e gli chiese di scrivere una canzone insieme. Infine, c’è One More Night (1984): un’altra altro numero uno per il cantautore negli Stati Uniti, questa ballad è nata quando Phil stava suonando con la sua drum machine, e ha iniziato a intonare il coro della canzone.

Il video di Easy Lover:

In seguito ha ricordato che la scrittura della canzone, che non ha un particolare gancio, è stata completata “molto rapidamente“. Semplice ma efficace.

Il video di One More Night:

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