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Quando Bruce Springsteen non era ancora il Boss: 50 anni fa l’esordio con Greetings

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Bruce Springsteen

Bruce Springsteen, Greetings from Asbury Park, N.J.: la storia e le curiosità sul primo album del Boss.

C’è stato un periodo in cui il Boss non era ancora il Boss. Il primo periodo della sua carriera, quello precedente a Born to Run, a Born in the USA, a tutti quei lavori (o capolavori) che lo hanno reso il cantore più amato della storia del rock americano. Quel periodo coincide anche e soprattutto con il suo storico album di esordio: Greetings from Asbury Park, N.J., pubblicato il 5 gennaio 1973 per la Columbia Records. Un album dalle vendite contenute, solo 25mila nel primo anno della sua pubblicazione, ma in grado di far intravedere il potenziale del giovane Bruce e rivalutato ampiamente dal pubblico negli anni a venire.

La storia e la genesi di Greetings from Asbury Park

Oggi Asbury Park viene ritenuto dalla critica specializzata, come Rolling Stone, come uno dei migliori album di tutti i tempi, e di certo uno dei migliori debutti in assoluto. Eppure, quando uscì non venne fin da subito compreso. Era il maggio del 1972. Un giovane Bruce, spinto dal suo manager, Mike Appel, venne convinto a presentarsi a un’audizione presso la Columbia, nell’ufficio di John Hammond. Ovvero, davanti allo scopritore, tra gli altri, di Bob Dylan. Le cose andarono subito per il meglio e Bruce ottenne il suo primo contratto.

Bruce Springsteen
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Inizialmente le intenzioni di Hammond erano di permettere al giovane cantautore di realizzare un disco acustico, al massimo arricchito da qualche session men, visto che Springsteen si era presentato alle audizioni come una sorta di one-man band dal repertorio più vicino al folk che al rock. Ma Bruce non era d’accordo. Volle, anzi, pretese di essere accompagnato dai suoi vecchi amici, quelli che formavano la Bruce Springsteen Band, quelli con cui aveva condiviso la gavetta. E riuscì a ottenere ciò che desiderava.

Vennero così aggiunti alle registrazioni gli amici David Sancious, Garry Tallent e Vini Lopez, mentre venne escluso da questo lavoro il miglior amico di Bruce, Steven Van Zandt, in quanto Appel non riteneva necessaria una seconda chitarra, essendo Springsteen già un ottimo chitarrista. Insomma, con un’atmosfera di fiducia parziale e un budget di 40mila dollari, Bruce si mise all’opera, creando un prodotto completo in poco tempo. Ma l’etichetta non riusciva a trovare nel disco il singolo che avrebbe potuto trascinarlo.

Il cantautore fu così costretto a rimettersi al lavoro e, durante una notte in spiaggia, partorì due nuove canzoni: Blinded by the Light e Spirit in the Night. Sull’onda dell’ispirazione, le registro suonando in entrambi i casi tutti gli strumenti, eccetto la batteria, e coinvolse anche Clarence Clemons, un sassofonista che aveva conosciuto solo pochi mesi prima. Il risultato piacque alla Columbia, che decise così di dare alle stampe Greetings from Asbury Park, N.J., promuovendo Bruce come il “nuovo Bob Dylan”.

La tracklist e l’accoglienza dell’album di debutto

Pubblicato nel gennaio del 1973 e trascinato proprio dai due brani registrati per ultimi, l’album non riuscì a entrare in classifica, nemmeno con i suoi singoli, e di fatto si rivelò un fallimento commerciale, nonostante la buona campagna promozionale. Tutto questo nonostante la critica fin da quel momento fu in grado di vedere il talento di questo giovane artista. Le 25mila copie vendute nei primi mesi non devono trarre in inganno. In molti già apprezzarono Springsteen fin da questo lavoro.

A segnare il suo fallimento fu più che altro l’apparente contraddizione tra la volontà di lanciare un nuovo cantautore, un nuovo folksinger, attraverso un lavoro che in realtà risentiva ampiamente delle radici rock del Boss, che già da allora mostrava un’inclinazione da duro nei testi e nei suoni, poco accostabili, ad esempio, con la musica di contemporanei come James Taylor.

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Ad ogni modo, già dagli anni successivi il disco venne riscoperto, lentamente, dal pubblico, e dopo il successo di Born to Run anche Greetings arrivò in classifica, raggiungendo anche la posizione numero 60 nel 1975.

Questa la tracklist:

1 – Blinded by the Light
2 – Growin’ Up
3 – Mary Queen of Arkansas
4 – Does This Bus Stop at 82nd Street?
5 – Lost in the Flood

1 – The Angel
2 – For You
3 – Spirit in the Night
4 – It’s Hard to Be a Saint in the City

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