Marc Bolan: la biografia, la carriera, la vita privata e le curiosità sul leader dei T.Rex, considerato unanimamente il fondatore del filone glam della musica rock.
Marc Bolan è stato un innovatore. Senza di lui, molto probabilmente non avremmo avuto lo straordinario David Bowie degli anni Settanta, e nemmeno il nostro Renato Zero. Lo ammise lo stesso Duca Bianco nel 2001, in un’intervista in cui dichiarò: “Non avremmo potuto spiccare il salto senza Marc Bolan, il folletto che ha aperto la porta“.
Ricordiamo questo immenso artista attraverso alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Chi era Marc Bolan: la biografia
Mark Feld, questo il vero nome di Marc Bolan, nacque a Londra il 30 settembre 1947 sotto il segno della Bilancia. Nato in una famiglia umile (il padre era un camionista, la madre una fruttivendola), Marc dimostrò fin da bambino un carattere incline alla ribellione.
Appassionato da musica fin dalla tenera età, si avvicino al mondo del rock and roll grazie a Bill Haley. A 9 anni ricevette in regalo la prima chitarra, e a 12 entrò per la prima volta in un gruppo, nel ruolo di bassista.
Due anni dopo decise di abbandonare la scuola per cercare fortuna nel mondo della musica. Iniziò la sua carriera come folkman con il nome di Toby Tyler.
Dopo un breve soggiorno a Parigi, durante il quale raccontò di aver convissuto con un appassionato di magia, tornò a Londra e si appassionò alla mitologia greca e al romanticismo inglese, diventando un fanatico anche delle opere di Tolkien.
Fu un periodo particolarmente florido per quanto riguarda la scrittura, e la Decca finalmente accettò di pubblicare un suo brano nel 1965, The Wizard, imponendogli però un cambio di nome. I discografici volevano dargli il cognome di Bowland, ma si trovò un compromesso su Bolan.
Nonostante una discreta eco mediatica, Marc non riuscì a imporsi in da solista. Entrò quindi per un periodo come chitarrista nel gruppo proto-punk John’s Children, famoso per gli atteggiamenti sopra le righe. Ma le cose non andarono bene, a causa di incongruenze caratteriali.
Stanco di queste sfortune, nell’agosto 1967 il giovane artista decise di fondare un gruppo tutto suo: i Tyrannosaurus Rex. La prima fase della loro carriera fu una parentesi folk-psichedelica, ispirata in parte anche all’opera barrettiana nei Pink Floyd. Una fase culminata nei primi tre album, largamente ispirati alla mitologia e all’esoterismo.
Di seguito She Wants to Be My Unicorn dei Tyrannosaurus Rex:
Dopo questa fase, Bolan e il suo partner di avventura musicale, Steve Took, decisero di dividere le proprie strade. Marc tornò a imbracciare una chitarra elettrica e si trovò un altro percussionista, virando decisamente verso una musica pop rock.
Fu in questo periodo che l’etichetta discografica convinse Marc ad abbreviare il nome della band in T.Rex. Erano gli anni Settanta, e per la prima volta dal vivo Bolan si presentò con abiti scintillanti e glitterati, oltre che con un pesante trucco, portando alla nascita del glam rock britannico e conquistando migliaia e migliaia di fan, specialmente teenager impazzite di fronte al suo look.
Rapidamente le nuove canzoni del gruppo, e con loro gli album, iniziarono a scalare le classifiche. Basti pensare al successo di dischi come Telegram Sam o The Slider, ma anche il più duro e puro Tanx, da cui fu estratta l’iconica 20th Century Boy:
Come sempre, però, all’apice del successo fece seguito un declino piuttosto clamoroso. I primi insuccessi commerciali portarono a crisi interne al gruppo, che si affiancarono ai problemi personali di Bolan, alle prese con una pesante dipendenza da cocaina. Alla fine del 1974 fu colpito da un attacco cardiaco, ma riuscì a sopravvivere.
Nel 1977 tornò in auge grazie a un nuovo album, Dandy in the World, e alla trasmissione televisiva Marc, da lui condotta. Nell’ultima puntata ospitò il suo grande amico-rivale David Bowie. Fu un vero commiato, prima della sua tragica scomparsa.
Marc Bolan: la morte
All’alba del 16 settembre 1977, Marc perse il controllo della sua Mini e si schiantò contro un albero. Morì sul colpo, a due settimane dal suo 30esimo compleanno.
I funerali si tennero al Golders Green di Londra, alla presenza di molti artisti e amici, tra cui Bowie e Rod Stewart. Il luogo dell’incidente è stato soprannominato Bolan’s Rock Shrine e ospita dal 2002 un busto che che lo raffigura.
La vita privata di Marc Bolan: moglie e figlio
Marc Bolan fu sposato dal 1970 al 1977 con June Child. Dalla loro relazione non ebbe però alcun figlio.
Negli anni di maggior successo, i T.Rex ebbero diverse coriste e una di queste, Gloria Jones, divenne ben presto l’amante di Marc. Da una loro nottata di passione nacque nel 1975 l’unico figlio del leader dei T.Rex, Rolan.
Nel 1977, dopo il divorzio con June, Marc e Gloria fecero coppia fissa. La donna era in auto al momento dello schianto che costò la vita all’artista, ma riportò solo alcune fratture.
Sai che…
-Marc Bolan era alto 1 metro e 62.
-Per via della sua bassa statura e per la sua passione per Tolkien venne soprannominato Bopping Elf, ‘elfo danzante’.
-Fu sempre un grande amante del rock and roll, da Gene Vincent a Chuck Berry, senza dimenticare ovviamente Elvis Presley.
-Fin da ragazzo si appassionò alla moda, particolarmente affascinato dallo stile del dandy inglese dell’Ottocento Beau Brummell. Fu dalla lettura delle sue biografie che trasse la convinzione che per piacere alla gente bisognasse prima di tutto curare il proprio aspetto esteriore.
-Lavorò per un breve periodo anche come modello.
-Uno dei suoi idoli fu Syd Barrett, il primo leader dei Pink Floyd.
-Marc Bolan fu un grande amico di David Bowie, al di là della loro rivalità artistica.
-Marc non prese mai la patente. Era infatti certo che sarebbe morto giovane, e aveva paura che guidando sarebbe potuto incorrere in qualche incidente. Quando un giorno il suo produttore gli disse di non morire in una Porsche, Marc rispose, tra il serio e il faceto, che era troppo basso per un’auto sportiva, ma che gli sarebbe piaciuto morire in Mini.
Di seguito Children of the Revolution, una delle canzoni dei T.Rex più famose:
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/marcbolan