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Sanremo Story: quando i Blur presero per i fondelli il Festival condotto da Baudo

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Pippo Baudo

La curiosa partecipazione dei Blur al Festival di Sanremo 1996 come ospiti: Damon Albarn e compagni fecero indignare l’Ariston.

Il Festival di Sanremo è uno spettacolo che si prende molto sul serio, forse anche troppo, tanto da risultare fastidioso per alcuni artisti e spettatori. Poche sono le vie di mezzo: generalmente Sanremo o lo si ama, o lo si odia. E spesso a non sopportarlo sono anche i cantanti che accettano di partecipare, se non come concorrenti, almeno come ospiti. Sono tantissime le star che nel corso degli anni si sono alternate sul palco, ma poche hanno fatto scalpore come i Blur, che nel 1996 sollevarono non poche polemiche per un’esibizione non proprio rispettosa.

Blur a Sanremo nel 1996

Va detto. A Sanremo ci sono passati spesso anche artisti che con una kermesse del genere non avevano e non hanno ancora nulla a che fare. Basti pensare ai Queen negli anni Ottanta, o ai Placebo nei primi anni Duemila. Ospitate, le loro, passate alla storia, seppur per motivi diversi.

Pippo Baudo
Pippo Baudo

Nel 1996 il direttore artistico e conduttore Pippo Baudo pensò bene di fare le cose in grande. In quell’edizione sul palco si alternarono Bruce Springsteen, con un’esibizione straordinaria ancora oggi ricordata con estasi dai presenti, ma anche Pat Metheny, Cher, Tina Turner, Celine Dion, i Simply Red, i Take That, i Bon Jovi, Michael Bolton, Alanis Morissette, i Cranberries e tanti altri ancora. Nomi altisonanti, cui va aggiunto quello dei Blur. Damon Albarn e compagni, però, non si limitarono a un’esibizione standard, ma decisero di mostrare godersi lo show in maniera scanzonata, di fatto salendo sul palco per prendere per i fondelli, concretamente, il carrozzone musicale più pazzo d’Italia.

La controversa esibizione dei Blur a Sanremo

Tutti sanno che i Blur, nella loro formazione, erano composti dal geniale Damon Albarn, dal chitarrista Graham Coxon, dal bassista Alex James e dal batterista Dave Rowntree. Artisti straordinari in grado di scrivere canzoni stupende, inni del britpop, come Charmless Man. E proprio questa fu la canzone scelta per l’esibizione sanremese. Il problema è che sul palco non salì il gruppo nella sua formazione standard. Al basso era infatti presente James, guardia del corpo di Albarn. Coxon era invece sostituito da un gemello molto particolare: un cartonato. Insomma, i Blur fecero quel che vollero, lasciando tutti senza parole e carichi d’indignazione. Anche questo è Sanremo.

Di seguito il video:

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